Una pressione criminale incredibile e per nulla inedita per il territorio dell’Agro nocerino-sarnese che, ha ricordato il procurato Antonio Centore nella conferenza stampa di questa mattina, all’epoca delle guerre di camorra faceva dire in gergo giudiziario “Salerno, provincia di Pagani”.

La concentrazione di attivitŕ dedite allo spaccio, all’usura, alle estorsioni e ad altri fenomeni criminali in tutta la valle del Sarno chiede un surplus di lavoro agli uffici della procura di via Giovanni Falcone. Forze che mancano, per nulla proporzionate alle richieste che arrivano dal territorio. Per questo motivo Centore ha nuovamente denunciato la carenza di personale inquirente, requirente e amministrativo. La procura, per esempio, opera con appena cinque magistrati sui dieci previsti, di cui tutti giovani. “Hanno entusiasmo – ha detto – ma rischiano di perderlo smaltendo le carte”. A Nocera Inferiore ci sono 6mila procedimenti pendenti. E ora vanno via altri due sostituti: Cacciapuoti andato al ministero e Cioncada diretta a Salerno. L’unico uomo di esperienza insieme al capo č il sostituto anziano Roberto Lenza. Inoltre, ha aggiunto, “i pubblici ministeri che seguono le indagini non sempre, anzi mai, riescono poi a seguire il processo”.

Va peggio con gli amministrativi, che sono ancora proporzionati al vecchio bacino, ovvero a prima che Cava e la Valle dell’Irno fossero accorpati al distretto giudiziario di Nocera Inferiore. Una situazione insostenibile. Dalla Procura hanno chiesto personale di polizia giudiziaria ai comuni del comprensorio, che sembrano fare orecchie da mercanti. A Cava de’ Tirreni sono stati chiesti tre uomini di polizia giudiziaria, due a Nocera Inferiore e Scafati, uno a Pagani, Nocera Superiore e Sarno. Solo alcuni esempi di appelli lanciati a vuoto.

Salvatore D’Angelo

Share.

Circa l'autore

Leave A Reply