Don Enrico, giŕ Santo della speranza per la comunitŕ angrese, insieme alla Cittŕ dei Ragazzi č da ritenersi bene di identitŕ angrese. Emerge la necessitŕ di formare gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado sull’eccezionale figura di Don Enrico Smaldone e uno studio approfondito e raccolta documentale e di testimonianze da parte del Comitato pro Don Enrico. Sono emerse precise volontŕ condivise tra l’ Amministrazione, consiglio comunale con il Comitato e la Comunitŕ scolastica. “Il sogno di Don Enrico, le sue fatiche e sacrifici e quel concorso unanime di concittadini a realizzare la Cittŕ dei Ragazzi sono un bene da tutelare e ricordare ai posteri ha ricordato il Sindaco Cosimo Ferraioli – E per tale motivo ci arriveremo in sinergia con il Comitato per iniziative che vadano in questo senso”. Ampia partecipazione alla riunione monotematica del consiglio comunale convocato dal presidente Gianluca Giordano come propositivi e sentiti gli interventi dei consiglieri comunali e testimoni viventi nel ricordo di Don Enrico. ” Generazioni di angresi e quei figli della guerra hanno potuto avere un tetto sicuro e formarsi per un lavoro, autentico passaporto per un inserimento sociale ed occupazionale – commenta Agostino Ingenito – presidente del Comitato. Durante l’incontro al liceo scientifico con gli studenti alla presenza anche delle dirigenti scolastiche degli istituti comprensivi Galvani e Don Enrico Smaldone e Don Luigi La Mura č emerso l’eccezionale ruolo di educatore innovatore del sacerdote angrese che ispirato da quella Cittŕ dei Ragazzi dell’americano Padre Flanagan e dai principi scoutisti di Baden Powell seppe coinvolgere tutte le classi sociali per la costruzione di quel centro propulsore di speranza, inclusione e riscatto sociale- ha cosě commentato il dirigente scolastico Filippo Toriello – In suo nome intitoleremo uno spazio polisportivo”. Durante il dibattito in consiglio comunale, riunito in seduta monotematica sono emerse proposte dei consiglieri per proseguire nel lavoro intrapreso dal Comitato Civico e promuovere nuovi percorsi educativi e formativi. Alcuni interventi hanno riguardato anche l’attuale destinazione del complesso di Via Cervinia e la sollecitazione alla Curia di procedere, secondo le proprie esclusive competenze di avviare un processo per accertare le virtů eroiche di Don Enrico.