Per la prima volta ad un gruppo non italiano, ma di nomadi, viene riconosciuto il reato di “associazione di stampo mafioso”. Accade ad Agropoli dove dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Salerno stanno eseguendo un provvedimento cautelare, emesso dal GIP di Salerno su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 25 soggetti indagati per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, utilizzo indebito di carte di credito e riciclaggio degli illeciti proventi nonché di minacce aggravate dal metodo mafioso. Al centro delle investigazioni le attivitŕ criminali di appartenenti ad una comunitŕ rom che, da numerosi anni, vive ad Agropoli. L’indagine ha documentato come il gruppo fosse dedito all’esecuzione di furti con destrezza ai danni di gioiellerie poste su tutto il territorio nazionale, furti all’interno di autovetture e all’utilizzo indebito delle carte di credito asportate.Le investigazioni hanno accertato anche una serie di gravi minacce nei confronti sia di appartenenti alle Forze dell’Ordine sia di amministratori pubblici della cittadina cilentana.

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