Siamo certi che non è stato facile per il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, decidere cosa fare in occasione del concerto di Capodanno, evento che è coinciso con la scomparsa di una bambina di undici anni, deceduta la mattina del 31 dicembre la cui famiglia abita a poche centinaia di metri da piazza Diaz, luogo dell’evento. Sui social, ormai strumento di comunicazione di massa, si sono create due fazioni, anzi tre: c’era chi chiedeva la sospensione del concerto, chi invece sosteneva che, pur comprendendo la disperazione della famiglia, il concerto andava fatto. E poi il terzo partito, il silenzio sui social, niente commenti, giudizi o accuse su Facebook, e rispettare il dolore della famiglia.

Il sindaco, fanno sapere da palazzo di città, ha cercato di rinviare il concerto. Ma di fronte si è trovato un muro. Il manager delle Vibrazioni non ha voluto, e forse potuto, saper ragioni. Il concerto non poteva essere rinviato perché tutte le date successive erano impegnate. Ed, inoltre, il prossimo 7 gennaio inizierà il tour nazionale del noto gruppo musicale. Nel mondo dello spettacolo non è possibile mettere vicino, in senso temporale, concerti gratuiti, per il pubblico non certo per il Comune, con concerti a pagamento, dove è lo spettatore a pagare il biglietto. La cancellazione del concerto, inoltre, avrebbe causato il pagamento del 50 per centro della cifra pattuita, oltre ad eventuali penali da corrispondere, e tutte le spese come il service che ha montato il palco, che doveva anche essere smontato, e noleggiato l’impianto acustico. Sarebbe stato complicato fermare il piano di sicurezza già attivato, chiedere alla questura di bloccare l’invio dei poliziotti che hanno tutelato sulla sicurezza. Tutto reso ancor più difficile dal fatto che non era un lutto cittadino ma privato. L’amministrazione comunale si sarebbe trovata a pagare una cifra che, poi, non avrebbe potuto giustificare alla Corte dei Conti in caso di denuncia per danno erariale. Si è pensato, dunque, di ridurre l’impatto emotivo sull’evento. Gli esponenti dell’amministrazione comunale non sono saliti sul palco da dove nessuno ha formulato auguri. Alla band è stato chiesto di tenere basso il volume durante l’esecuzione della canzoni. Anche la durata del concerto è stata ridotta di 40 minuti.

L’altra faccia della medaglia è stata la piazza gremita di spettatori, nocerini e non. Molte, infatti, le persone che sono arrivate da altre città per ascoltare la musica.

Questa mattina l’ultimo saluto all’angelo volato in cielo. Una bambina, ci raccontano le sue insegnanti, frequentava la prima media, intelligente e curiosa. Sensibile, affettuosa e premurosa, come ci hanno detto tra le lacrime i genitori, il giovane fratello ed i nonni. Purtroppo per lei, e per la sua famiglia, il destino è stato crudele. Per mamma e papà ancor di più perchè hanno vissuto quello che nessun genitore si augura, la scomparsa di un figlio prima della loro. Segnando in maniera irreversibile la loro vita futura, anche perché la tragedia si è consumata in un giorno particolare, il 31 dicembre, giornata dedicata alla festa di San Silvestro e dell’ultimo dell’anno. Per quella famiglia non sarà più così nel ricordo della loro bambina volata in cielo troppo presto.

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