Riesce a trattenere a stento le lacrime. Quelle di un papà che ha quasi perso le speranze di rivedere vivo il proprio figlio, ma quanto meno vorrebbe piangerlo con la consapevolezza che tutto è stato fatto per ritrovarne il corpo. E’ il papà di Nicola Campitiello, il 38enne pastore di Pagani, disperso durante la drammatica alluvione dell’ottobre scorso che causò vittime e numerosi danni in Sardegna.  Un giovane di cui qualcuno sembra essere dimenticato. Dalle ricerche serrate per ritrovare Nicola che furono effettuate per alcuni giorni sulle montagne di Capo Ferrato, nella zona di Muravera al nulla degli ultimi tempi. vigili del fuoco, forestali, carabinieri, volontari, soccorso alpino e speleologico, operai messi a disposizione dal Comune locale lavorarono in modo incessante ma di Nicola Camptiiello nessuna traccia. È caduto nel corso d’acqua del Rio Mannu? Il suo corpo è stato trascinato a mare come dicono gli esperti? è stato inghiottito dal fango? Il padre lancia un appello affinchè vengano riattivate le ricerche. Nicola era in compagnia di Andrea un amico e stava spostando il suo gregge come ha confermato nelle sue dichiarazioni alle forze dell’ordine.

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