La vita di molti pazienti a rischio per colpa della disorganizzazione del Distretto Sanitario di Nocera Inferiore. La struttura dell’Asl di Via Giordano continua a creare disagi a molti cittadini dell’Agro. In particolare sono alcuni settori a determinare profonde problematiche, creando crepe inammissibili nell’ambito della fornitura di macchinari fondamentali per la salute degli utenti. Qualcuno si è rivolto ai carabinieri, tanto che la settimana scorsa prima sono volate parole grosse in alcuni uffici della struttura sanitaria, e subito dopo sul posto sono intervenute le forze dell’ordine.

Sotto osservazione gli uffici amministrativi e del settore riabilitazione. Nei giorni scorsi avevamo parlato dei biblici ritardi nella consegna dei ventilatori per gli utenti affetti dalla sindrome Osas, quella relativa alle apnee ostruttive, pericolosissime tanto da poter provocare anche il decesso del paziente se il macchinario non viene utilizzato con regolarità e in tempo.

Segnalati anche problemi nella consegna dei materassini sanitari e di altri strumenti richiesti con carattere d’urgenza. Dietro a questi ritardi, a quanto pare, ci sarebbe un meccanismo contorto di gestione rispetto all’acquisto e fornitura degli apparecchi sanitari. Il distretto starebbe rivolgendosi al Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione, per la gara d’appalto e l’affidamento delle forniture, il problema è che quasi sempre ci sarebbero intoppi nell’iter previsto, con l’aggiudicazione posticipata per mesi e mesi.

Una vergogna.

Imbestialiti, alcuni utenti, si sono rivolti al proprio legale, mentre quelli esasperati dall’attesa preferiscono comprare lo strumento utile per conto proprio. Emblematico il caso di una signora che, in attesa da sei mesi per ottenere il macchinario cpap prescrittole, cioè il ventilatore notturno per le apnee, ha deciso di acquistarlo. La beffa? Dopo qualche settimana è stata chiamata dai tecnici della ditta allora incaricata, per la consegna del ventilatore.

Ma cosa succederebbe se qualche malato che ha presentato la richiesta per gli apparecchi sanitari dovesse avere complicazioni mediche o addirittura morire? Chi ne pagherebbe le conseguenze? All’Asl il compito di dare risposte e risolvere questo increscioso percorso organizzativo, anzi, disorganizzativo, che è ormai prassi per i responsabili del Distretto Sanitario 60 di Nocera Inferiore.

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