Soltanto il ripescaggio potrŕ salvare la Paganese dal triste ritorno in Serie D. Nella peggior stagione della storia calcistica degli azzurrostellati, resta da salvare solo il percorso virtuoso della societŕ del presidente Trapani a livello economico. Per Cavese e Nocerina ancora speranze play-off. Molossi in gran ripresa.
Con la sconfitta contro il Rieti la Paganese ha praticamente detto addio alla terza serie. Restano dodici i punti di svantaggio dal Bisceglie e, a meno che la classifica non sia ancora riscritta per fattori esterni, gli azzurrostellati difficilmente potranno recuperare i punti necessari per partecipare al play-out. Il match perso contro i laziali dell’ex Capuano ha mostrato, una volta di piů, la carenza strutturale di una compagine costruita al risparmio, senza innestare elementi capaci di far navigare il team in acque diverse. Forse la peggior Paganese nella sua lunghissima storia calcistica. Anzi, a detta di molti sostenitori, il forse č assolutamente da togliere. La pochezza di questo gruppo si č riversata anche sull’umore della piazza che ha ormai perso le speranze di poter giocarsi un finale di stagione con la consapevolezza di poter arrivare allo spareggio. Cosa c’č da salvare? Pochissimo. Soltanto il fatto che, a differenza di altri club, magari anche piů titolati, quello del presidente Trapani non č incappato in penalizzazioni e problemi relativi a pagamenti a propri tesserati. Una societŕ virtuosa sotto questo aspetto, e proprio l’essere stati molto attenti ai conti potrebbe diventare l’arma fondamentale per chiedere il ripescaggio in terza serie. Ma si tratta, ad oggi, soltanto di ipotesi, perché non si capisce ancora bene quali saranno le direttive della federazione in tal senso.
Ma se Pagani piange, Cava non ride di certo. Le prospettive playoff che sembravano essere chiare e possibili, sono svanite con la sconfitta molto pesante con il Potenza di domenica. Una scoppola che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi metelliani. La dirigenza perň ci crede ancora. Reggina, Monopoli, Catania e Bisceglie sono le avversarie da affrontare nell’ultimo mese di torneo. Con dieci punti forse i blufonsč potrebbero ancora dire la loro in chiave spareggi. Del resto il presidente Santoriello ha chiesto alla squadra un regalo per il centenario: la partecipazione ai play-off.
Petto in fuori e finale di stagione orgoglioso per la Nocerina del patron Maiorino. Non solo perché č arrivata la vittoria contro il Bari, prestigiosa di sicuro, ma utilissima anche in chiave play-off, ma perché sembra essere stato trovato lo spirito giusto per creare qualcosa di importante per il futuro. La Nocerina vista con il Bari ha ringhiato dal primo all’ultimo secondo, tirando fuori gli attributi, mostrando ai tifosi il suo vero volto. Intanto, in vista della prossima sfida con il Messina, che ha esonerato l’allenatore Biagioni, compagine affidata per ora a La Spada, ma potrebbe tornare Infantino, la Nocerina si sta allenando con la possibilitŕ di recuperare tutti i suoi effettivi. Chiancone vuole stupire ancora insieme ai giovani rossoneri: le ultime quattro non sono semplici con Messina, Cittanovese, Turris e Marsala, ma c’č la concreta possibilitŕ di partecipare a quegli spareggi promozione che in fondo erano l’obiettivo stagionale dei molossi.