L’area di via Canale a Nocera Inferiore ritorni ai legittimi proprietari: agli eredi Russo-De Francesco. La Corte di Appello di Salerno ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Nocera Inferiore in opposizione alla sentenza di primo grado del Tribunale nocerino, che aveva disposto la “restituzione dell’area” e il “risarcimento dei danni in favore degli attori”, ovvero i titolari del suolo su cui č stato realizzato il parcheggio a raso attualmente gestito dalla Nocera Multiservizi.

Il dispositivo del collegio presieduto dal giudice Ornella Crespi č stato pubblicato il 29 aprile, dopo la riunione in Camera di consiglio del 14 marzo scorso.

La sentenza ridetermina la condanna del Comune al pagamento della differenza tra la somma liquidata nella impugnata sentenza e quanto giŕ versato all’esito del giudizio di ottemperanza e conferma il resto, condannando il Comune al pagamento delle spese di giudizio.

Il giudizio nasce da un contratto di fitto semestrale sottoscritto negli anni 2000 per l’utilizzo del suolo di 5337 metri quadri, di fatto prorogato per anni al canone di 1040 euro al mese.

La vicenda di via Canale č lunga e tortuosa. Risale al post terremoto del 1980. Un contenzioso molto articolato, fatto di numerosi passaggi e tanti tribunali: dal civile all’amministrativo.

Lo scorso ottobre il Consiglio di Stato aveva messo fine al capitolo risarcimento per l’occupazione sine titulo dell’area. I proprietari del suolo portarono il Comune davanti ai giudici per il risarcimento danni per l’occupazione dal 1981 al 2000. Dopo una serie di sentenze e la liquidazione, da parte del Tar, di un risarcimento di 1 milione 400mila euro, la questione approdň al Consiglio di Stato.

I proprietari dell’agrumeto di via Canale chiedevano 5 milioni 200mila euro.

I giudici, invece, accolsero sostanzialmente le ragioni dell’ente di piazza Diaz, ritenendo congruo il risarcimento stabilito dal Tar.

Salvatore D’Angelo

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