Un mezzo del comune che trasportava resti mortali senza apparenti presidi di sicurezza, alimentazione elettrica a singhiozzo, locali fatiscenti, discarica a cielo aperto e cornicioni pericolanti.

Versa in un degrado indicibile il cimitero di Angri, che questa mattina č stato oggetto di un’ispezione dei carabinieri della stazione cittadina agli ordini del comandante Alessandro Buscema.

Irruzione di buonora dei militari all’interno del camposanto, dove hanno trovato una situazione davvero al limite. Non č la prima volta che il cimitero di Angri finisce nell’occhio del ciclone, questa volta perň l’intervento dei carabinieri potrebbe portare a conseguenze ben piů importanti.

L’operazione č stata condotta con l’ausilio dei vigili del fuoco e dei funzionari dell’Asl Salerno.

Sono state chiusi alcuni porticati, rendendo impossibile avvicinarsi ai loculi, a causa dei cornicioni pericolanti.

Inutilizzabili i bagni, che definire sporchi č poco: escrementi umani ed animali disseminati sul pavimento. Una scena disgustosa.

Raccapricciante, invece, il modo in cui venivano trasportate delle ossa su un camioncino: riposte all’interno di una bacinella, senza alcuna copertura.

A limite le condizioni della sala dove vengono ricomposti i resti umani dopo l’esumazione: una baracca con delle lamiere sporche e arrugginite, utilizzate come scolatoio.

Alle spalle del cimitero, poi, una discarica con bare vecchie, interni zincati, lamiere, calcinacci e fiori marci.

Una condizione vergognosa e indegna per una struttura che, invece, dovrebbe perpetrare e conservare la memoria dei defunti.

Sa. D’An.

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