«Non c’č niente di piů crudele che spezzare la giovane vita di una bimba. Il dramma che ha scosso la cittŕ di Sant’Egidio del Monte Albino (in provincia di Salerno) č di una gravitŕ estrema che provoca profondo dolore e tanta rabbia. Si tratta dell’ennesimo, terribile caso di violenza perpetrato tra le mura domestiche a spese di una vita innocente. La piaga della violenza e degli abusi sui bambini in famiglia č purtroppo in costante aumento e essi si sviluppano troppo spesso con il silenzio, se non con la partecipazione, dei consanguinei. Non possiamo piů assistere inermi, bisogna fare qualcosa».

Questo il commento di Imma Vietri, coordinatore regionale del Dipartimento Tutela Vittime-Campania di Fratelli d’Italia, alla luce della tragedia consumatasi a Sant’Egidio del Monte Albino, dove una bambina di appena otto mesi č deceduta a causa dei maltrattamenti subiti in famiglia. Il corpicino della piccola, arrivata in ospedale all’ “Umberto I” di Nocera Inferiore giŕ privo di vita, presentava lividi, ecchimosi e bruciature di sigarette. In corso le indagini delle forze dell’ordine che per il momento hanno arrestato il padre della neonata, condotto al carcere di Fuorni con l’accusa di omicidio.

«Quanto successo a Sant’Egidio del Monte Albino – continua Imma Vietri – č lo specchio di una situazione preoccupante e drammatica a livello nazionale e sulla quale bisogna intervenire in maniera incisiva dal punto di vista preventivo, sociale e deterrente. Stando a una recente indagine della Fondazione “Cevsi”, le maggiori criticitŕ e le condizioni piů sfavorevoli nella vita dei minori si riscontrano in Campania. I bambini e le bambine sono maltrattati soprattutto nell’ambiente che piů di tutti dovrebbe garantire loro sicurezza e protezione: la casa. Tra il 60% e il 70% dei bambini di etŕ compresa fra i 2 e i 14 anni ha vissuto episodi di violenza dentro le mura domestiche. E sono 1.723 bambini vittime di violenza domestica in un solo anno. Numeri sufficienti a comprendere che bisogna fare di piů, non bisogna abbassare la guardia ma insistere sulla prevenzione del fenomeno e prevedere, soprattutto, pene mirate e certe per i responsabili di tali violenze».

«Č urgente – conclude Imma Vietri – mettere un freno a tutto questo, con risposte concrete, efficaci ed immediate. Servono campagne di sensibilizzazione, c’č bisogno di modificare le leggi vigenti e soprattutto dire stop ai patteggiamenti delle pene, alle attenuanti e agli sconti. Fratelli d’Italia, i cui riferimenti in Campania sono l’onorevole Edmondo Cirielli e il senatore Antonio Iannone, su questo aspetto continua ad essere operativo. A tal proposito, lo scorso febbraio, proprio il senatore Iannone ha depositato una proposta di legge che vede l’introduzione nel codice penale di una fattispecie di responsabilitŕ penale per omesso impedimento dell’evento apportando una modifica dell’articolo 609-quarter in materia di violenza su minore. Nello specifico si individua carattere di complicitŕ da parte del coniuge del genitore violento che, qualora a conoscenza della violenza perpetrata, non sia intervenuto per impedirla».

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