In manette per un errore dei giudici. E’ stata archiviata la posizione del luogotenente dei carabinieri Antonio Cascone, 10 anni in servizio alla tenenza di pagani per poi diventare vice-comandante della “catturandi”, coinvolto nell’inchiesta delle mazzette ai Giudici di Pace a  Torre Annunziata. Cascone è totalmente estraneo ai fatti. La Guardia di Finanza aveva individuato un sistema organizzato che coinvolgeva giudici, avvocati e periti di parte. Per la pubblica accusa i professionisti si trovavano per decidere a tavolino le sentenze dei sinistri stradali. Gli incidenti, veri o a volte del tutto inventati, fruttavano centinaia o migliaia di euro alla volta. Il sottoufficiale era accusato di aver rilevato notizie dell’inchiesta apprese da un suo collega anch’egli indagato. Fu arrestato, sospeso senza stipendio dall’arma dei carabinieri e costretto a fare domanda di pensione per far venire meno le esigenze dei cautelati. Le nuove indagini del pm Anna Chiara Fasone hanno fatto luce sulla vicenda: Cascone aveva contattato il collega indagato solo per rintracciare un medico per problemi fisici del figlio.  Ora Cascone chiede il reintrego nei carabinieri

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