Cresce il dibattito attorno alla costruzione del forno crematorio al cimitero di S.Egidio Del Monte Albino. Questa mattina è stata protocollata una richiesta di convocazione di urgenza del consiglio comunale da parte dei consiglieri di minoranza Francesco Marrazzo, Annapia Strianese, Luigi Nocera e Mario Cascone. Oltre ad argomenti di carattere politico, come elezioni del presidente del consiglio e comunicazioni sulla giunta, è stato chiesto di mettere ai voti la mozione consiliare relativa alla rivalutazione del progetto di ampliamento del cimitero e lo stralcio del forno crematorio. “Abbiamo aspettato qualche giorno al fine di acquisire informazioni di natura tecnica sui reali pericoli e sulla possibilità di escludere l’opera dal progetto di ampliamento” per questo unitamente agli altri consiglieri di minoranza abbiamo chiesto la partecipazione di un tecnico esperto in materia ambientale. La comunità di Sant Egidio ha il diritto di sapere, lo dobbiamo a chi vive questa terra ogni giorno. Gli amministratori tutti hanno il dovere di prendersi le proprie responsabilità, sia quelle di ieri che quelle attuali. Ora aspettiamo che venga convocato il consiglio, invitando sin da ora la comunità a partecipare! Firmato i consiglieri comunali di minoranza. La vicenda travalica inoltre i confini comunali, essendo il cimitero di S.Egidio del Monte Albino, al confine con il comune di Pagani. E diversi consiglieri di maggioranza e di opposizione del comune alfonsiano hanno chiesto di far luce sulla vicenda. “Stamane ho comunicato formalmente agli uffici competenti del Comune di Pagani della realizzazione del forno crematorio da parte del comune di Sant’Egidio del Monte Albino proprio al confine con il comune di Pagani chiedendo, con somma urgenza, l’acquisizione degli atti relativi e la valutazione delle ricadute ambientali sulla salute dei cittadini paganesi” ha dichiarato il consigliere 5 stelle Santino Desiderio. A prendere posizione anche Nicola Campitiello di Forza Italia che ha chiesto un tavolo tecnico congiunto tra i rappresentanti dei due comuni e l’Arpac per valutare l’impatto ambientale dell’opera

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