Sono giorni decisivi sul fronte politico a Pagani dopo l’ultima seduta di consiglio comunale sulle due società partecipate Aspa e Pagani Servizi.

C’è da capire se troverà riscontro la proposta avanzata da alcuni consiglieri comunali d’opposizione di una raccolta firme per le dimissioni con il conseguente scioglimento del consiglio comunale. Il voto dell’ultima seduta ha delineato un nuovo fronte, con l’opposizione compatta ed una parte dell’ ex coalizione di maggioranza. 14 consiglieri comunali che hanno respinto la proposta di esternalizzazione dei servizi espletati dall’ASPA, e quindi la liquidazione della società, proponendo invece una discussione ad hoc, eventualmente in un consiglio monotematico, per far luce sulla reale situazione della società partecipata e valutare soluzioni alternative. Qualora i 14 consiglieri decidessero di dimettersi, il consiglio comunale verrebbe sciolto. In una nota pubblica Claudio Barile, della lista viviamo Pagani, ha rilanciato la proposta, affermando che bisogna avere il coraggio di decretare la fine di un consiglio comunale che di fatto non può esercitare più il suo ruolo”. “Ormai è impossibile esercitare il ruolo di consigliere comunale, ha affermato Barile ed è per questo che ho chiesto durante la scorsa seduta di dimetterci in massa.”

Intanto continua il botta e risposta a distanza tra l’ex sindaco facente funzione Anna Rosa Sessa con gli ormai ex colleghi di maggioranza. In una nota congiunta firmata, ironicamente, dalla Triade, composta con Emilio Bonaduce e Mariagrazia Cafisi, Sessa commenta la riunione del Consiglio Comunale del 29 Aprile, che, affermano, ha dimostrato e confermato cosa è capace di fare il “gruppo di potere abbarbicato alla poltrona” pur di mettere le mani sulla città e garantirsi “una campagna elettorale” fondata sui soliti e consuetudinari sistemi spregiudicati e clientelari che già tanto danno hanno causato a questa città. Quando il “branco” utilizza l’ assemblea elettiva per “attaccare e denigrare”, attraverso i modi volgari, persone assenti, cui è impedita ogni azione di replica  allora si delineano in modo sempre più chiaro e nitido le vere ragioni che hanno condotto ed indotto “la triade” (come è definita dal branco) a combattere fino alla fine per contrastare obiettivi poco nobili che si volevano concretizzare.

Questi metodi non fermeranno l’impegno civile  della “triade” finalizzato a denunciare quanto è accaduto da Dicembre 2019 (a partire dall’organizzazione dei mercati ambulanti riferiti alle Domeniche del periodo natalizio e dalla cosciente volontà di volersi sottrarre al pagamento di somme dovute a seguito delle condanne contabili conseguite.

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