Quanto accaduto ieri sera a Napoli va assolutamente condannato. Non si tratta di una protesta ma di una guerriglia scatenata sicuramente non da padri di famiglia che con il lockdown non potrebbero vivere. E’ la ferma posizione di Michele Strianese, Presidente della Provincia di Salerno che esprime piena solidarietŕ al governatore De Luca ed alle Forze dell’Ordine. Strianese sostiene al contempo il giusto sfogo di tanti commercianti, imprenditori e cittadini italiani che risentirebbero di una crisi economica molto forte con un nuovo lockdown. “Sono vicino a tutti coloro che oggi sono preoccupati per il futuro” ha continuato il presidente della provincia, “si trovi dunque un giusto equilibrio tra misure di contenimento sanitarie e ristoro economico e sostegno a chi sarŕ costretto alla chiusura. Bisogna assolutamente intaccare il minimo possibile sul tessuto economico e sociale italiano, evitando la chiusura di cantieri, industrie, commercio. Sono fiducioso che si trovi la strada giusta per tutelare la salute pubblica, favorire l’economia e la serenitŕ delle nostre famiglie. Anche il Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli commenta quello che č accaduto ieri sera, in particolare a Napoli, con le proteste di centinaia di cittadini dopo le dichiarazioni del presidente De Luca circa l’imminente lockdown a livello regionale. In particolare Lucarelli fa riferimento all’aggressione subita dai giornalisti dell’emittente Canale 21, ai quali č stata danneggiata l’automobile, ma anche ai giornalisti di altre testate giornalistiche che sono stati minacciati e aggrediti. “La rivolta di camorra di ieri sera – dice Lucarelli – non ha solo mostrato il volto della Napoli dei clan, ma ha messo a rischio l’incolumitŕ di forze dell’ordine giornalisti e cittadini”.Lucarelli poi chiede alle autoritŕ di tenere conto, nella assoluta necessitŕ di riportare la situazione sotto totale controllo, di valutare i rischi a cui sono esposti i giornalisti nel difficile compito di raccontare la cittŕ. “Protezione ai giornalisti e solidarietŕ alle forze dell’ordine” conclude Lucarelli.

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