Iniziative di proteste a sostegno della stabilizzazione dei servizi sociali e superamento del precariato nel Piano di Zona Ambito S01_1 Comune di Nocera Inferiore capofila, esito tavolo di raffreddamento Prefettura di Salerno: “Hanno partecipato i sindacati CGIL, CISL, UIL e CSA e per il Comune di Nocera capofila del Piano di Zona Ambito S01_1 l’Assessore alle Politiche Sociali, il Coordinatore del Piano di Zona, Ambito S01_1 e la Dirigente al Personale”, spiegano in una nota i sindacati. Ed aggiungono: “Il tavolo purtroppo ha avuto esito negativo. Nonostante le precedenti e numerose richieste mosse dalle sigle sindacali, coinvolte nella vicenda, i sindaci dei quattro comuni dell’Ambito Territoriale S01_1, ovvero Castel San Giorgio, Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Roccapiemonte, facenti parti del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito non hanno voluto interloquire e trovare un accordo rispetto alla questione della strutturazione dei servizi e la connessa stabilizzazione del personale.
Il rammarico riguarda soprattutto il fatto che non si tiene in conto l’importanza di questi servizi, che rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza e che pertanto dovrebbero essere garantiti in maniera stabile e che rischiano di vedere vanificato il lavoro svolto in questi anni rispetto soprattutto a minori e famiglie e più in generale ai soggetti fragili. Probabilmente sfugge agli amministratori che gli interlocutori istituzionali restano il Tribunale Ordinario e quello per i Minorenni e che non è possibile lasciare sguarniti i servizi di personale, che deve essere qualificato per garantire non solo il diritto alle prestazioni, ma che le stesse siano qualitativamente rispondenti ai bisogni delle famiglie. Tutta la normativa sui servizi sociali e socio-sanitari non può prescindere dalla personalizzazione degli interventi. Come si può immaginare di interrompere i servizi? O, non riconoscere il diritto alla tutela dei beneficiari dei servizi, prevedendo la sostituzione delle figure professionali che attualmente lavorano?
Considerando la normativa attuale e l’emergenza di nuovi bisogni determinati dalla pandemia ci potrebbe essere la possibilità sia di stabilizzare il personale precario, che abbia maturato i requisiti della legge Madia, che prevedere nuove assunzioni per soddisfare i parametri indicati dal legislatore in materia sociale. A gran voce continuiamo a chiedere un tavolo tecnico con i sindaci dei quattro comuni dell’ambito, al momento, nostro malgrado, non abbiamo altra scelta che percorrere tutte le strade che la legislazione ci consente senza escludere la possibilità della proclamazione di una prima giornata di sciopero”.
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