Tranche beige all’inglese, per ripararsi dalla pioggia e fascia tricolore che spicca mai come nella giornata in cui si celebra la festa dei diritti dei lavoratori. Stessa mise per i sindaci delle due Nocera, in prima linea a difesa sui territori, del lavoro, quello che c’è e va tutelato, coccolato, garantito, protetto e di quello che non c’è e che bisogna inventare, programmare, progettare, individuare nelle opportunità che pur vengono offerte e che andrebbero sfruttate al massimo. Sono i due sindaci di Nocera Inf e Nocera Super Paolo De Maio e Giovanni Maria Cuofano in prima fila al corteo nocerino a non far mancare il loro apporto e sostegno alla manifestazione che ogni anno viene organizzata nella città capofila dell’agro dalle organizzazioni sindacali. I diritti dei lavoratori, la promozione della sicurezza sui luoghi di lavoro per evitare che incidenti e morti sul lavoro aumentino in maniera esponenziale come negli ultimi anni, è l’obiettivo primario anche in una terra come l’agro nocerino sarnese, dove l’emergenza occupazionale è ai primi posti. Il lavoro che non c’è e’ una delle criticità di questa terra ed è per questo che proprio i sindaci, i primi sui quali ricadono i drammi sociali ,hanno deciso di unirsi per trovare insieme una strada di sviluppo. Sarà il masterplan firmato la scorsa settimana con la Regione Campania a ricreare le motivazioni e l’entusiasmo nell’area nord della provincia di Salerno. Dallo strumento strategico di indirizzo programmazione e pianificazione ci sono grandi aspettative, anche sul fronte produttivo ed occupazionale. E questo i sindaci lo sanno bene. Abbiamo cosi ,come non si vedeva da tempo, sfilare stamani gomito a gomito i primi cittadini di Nocera Inf. e Nocera Sup. con alle spalle anche il gonfalone del comune di Castel San Giorgio in una mattinata che ha visto stravolgere la scaletta ma che fa annotare tra le altre note di colore una bandiera sovietica che sventolava da un balcone ed un uomo con tanto di colbacco che gli copriva il capo mentre sventagliava una bandiera con il simbolo di rifondazione comunista. Dai nostalgici ai futuristi la storia guarda a scrivere una pagina nuova dove la convergenza di intenti e di obiettivi diventi la priorità

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