A GIFFONI VALLE PIANA “LA GIUNTA” DI ALESSANDRO SCIPPA

Dibattito sulla figura del sindaco rosso Valenzi e proiezione del film, lunedì’ 15 maggio, ore 17,30 Sala Verde – Giffoni Multimedia Valley

La Giunta di Alessandro Scippa, presentato il 30 novembre scorso in anteprima, in selezione ufficiale, fuori concorso, al 40° Torino Film Festival, nella sezione “Dei Conflitti e Delle Idee”,  lunedì 15 maggio alle 17:30 sarà a  Giffoni Valle Piana, nella sala Verde del multisala della Giffoni Multimedia Valley. Prima della proiezione, aperta a tutti, ci saranno gli interventi, moderati dal giornalista Andrea Pellegrino, di: Alfonso Andria, Antonio Bassolino, Marcello D’Ambrosio, Attilio Naddeo, Paolo Russomando, Camilla Sgambato, Mimmo Volpe, Lucia Valenzi. L’evento cinematografico e culturale organizzato dalla Pro Loco di Giffoni Valle Piana, presieduta da Claudio Mancino, e patrocinato dal comune di Giffoni Valle Piana che sarà rappresentato dal sindaco Antonio Giuliano, ha l’obiettivo di contribuire a riavvicinare i cittadini con particolare attenzione ai più giovani e i più piccoli alle istituzioni in una fase storica in cui, per ragioni che vengono da lontano, il distacco è forte. Inoltre l’iniziativa è realizzata in sinergia con l’associazione “Memoria in Movimento”, presieduta da Angelo Orientale e dall’associazione Sudd presieduta da Carlo Falcone, e con la collaborazione di Giffoni Experience.

IL FILM
Un film documentario che racconta la complessa fase storico-politica di Napoli e dell’Italia durante le giunte guidate da Maurizio Valenzi. Il primo sindaco comunista nella storia di Napoli governò dal 1975 al 1983, tra enormi problemi che andavano dalla disoccupazione alle emergenze del terremoto, dalla criminalità al terrorismo. Erano gli anni in cui l’Europa era divisa in due blocchi prima della caduta del Muro di Berlino. Furono anni di forte partecipazione politica, impegno e fermento sociale che cambiarono profondamente il volto della città e disegnarono il suo futuro, con scelte urbanistiche decisive e iniziative frutto di una visione culturale volta a tenere coesa l’intera comunità cittadina. il “Sindaco Rosso”, come fu definito da Giorgio Napolitano, fu portavoce di una nuova visione della città, alla quale rendere dignità e visibilità internazionale. Il documentario cerca di restitutire la memoria di quel periodo e l’atmosfera di entusiasmo di quegli anni, quando davvero un cambiamento radicale sembrava a portata di mano. E troppo spesso si dimentica che gli anni settanta non furono solo “anni di piombo”, ma anche “anni di speranza”. E, alla luce dell’attuale e profonda crisi della sinistra, è più che mai necessario tornare a interrogare quel passato, quando il Pci di Berlinguer riusciva a intercettare le istanze del paese. Attraverso le interviste ai protagonisti dell’epoca e a materiale di archivio inedito, questa è la storia di un gruppo di donne e uomini che ha cercato di realizzare il sogno di una politica vicina alle persone. Un sindaco carismatico e una squadra di assessori di grande spessore piantarono i semi per una nuova idea di città, in quel periodo ancora segnata dalle ferite della guerra e da una recente epidemia di colera. Tuttavia, con il terribile terremoto del 1980 e gli interessi economici della ricostruzione, si modificarono profondamente gli equilibri politici e criminali, e il destino di Napoli sarà segnato da nuove forme di organizzazione della camorra che oggi, come allora, continua a condizionare la vita della città. “Le fratture che si crearono dopo il terremoto nelle Giunte Valenzi – dice Alessandro Scippa  - erano in fondo lo specchio di una situazione nazionale che di lì a poco avrebbe segnato per sempre il destino della storia politica italiana. Ma dentro le maglie intricate di quella storia pubblica, io sentivo che sarebbe stata soprattutto una storia di genitori e figli. E io figlio di uno degli assessori di quelle giunte,Lucia Valenzi, Marco, suo fratello, e Federico Geremicca, figlio di Andrea, come la stessa Antonella e suo padre, un ex operaio dell’Italsider, ci saremmo tutti dovuti mettere in gioco, perché quella era e resta una storia che ci riguarda, e ci parla, ancora”. Quel passato, grazie ad uno straordinario repertorio pubblico e privato, narra di una comunità che in quell’epoca provò a costruire una “normalità”. Le tante ferite, che non si riuscirono a rimarginare, si celano oggi dietro quella seducente ed evocativa straordinarietà per cui Napoli è da sempre nota. Un film di interviste, conversazioni in cui i testimoni fanno coesistere nostalgia, speranza e memorie che rappresentano sguardi sul futuro e soprattutto che lasciano comprendere quanto le storie individuali si compongono e si rifrangono dentro la storia stessa del paese. Il film è costruito come un racconto prismatico dove i frammenti di immagini, negli specchi e nelle rifrazioni dell’oggi, si confrontano con il passato di ieri per dare vita ad un racconto corale che getta luce sulla politica del nostro paese e su chi si è battuto perchè diventasse migliore. Nel 1984 Maurizio Valenzi venne eletto al Parlamento Europeo restando in carica fino al 1989. Mitterrand nel 1984 gli conferì l’onorificenza della Légion d’honneur. In occasione dei suoi 90 anni, nel 1999, a Napoli, viene organizzata un’ampia mostra antologica al Maschio Angioino. E’ morto nel 2009 all’età di 99 anni.   La Giunta per la regia di Alessandro Scippa è prodotto da Antonella di Nocera per Parallelo 41 e Luce Cinecittà in collaborazione con Fondazione Valenzi e AAMOD, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, con il contributo di Regione Campania e Fondazione Film Commission Regione Campania.

Ufficio Stampa
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