Ha espresso il desiderio di farli seppellire l’uno accanto all’altro per sugellare un grande amore. E’ il papa di rosario Langella il fidanzatino di Jemila che straziato dal dolore dall’obitorio dell’ospedale Ruggi di Salerno, ha chiesto che i due ragazzi vittime dell’incidente di ieri sera sul tratto autostradale di mercato San Severino, al maledetto chilometro 52,siano seppelliti vicini nel cimitero di san valentino torio. La richiesta č arrivata al sindaco di pagani, dove la famiglia Langella risiede in via fontana al confine con san valentino torio dove in vie Vetice invece abitava la famiglia di Jemila Boulila, morta sul colpo sbalzata fuori dall’abitacolo dell’auto guidata dalla madre, che lotta tra la vita e la morte cosi’ come il fratellino di 8 anni. Una tragedia immane quella che ha colpito le due citta’ dell’agro accomunate dal dolore per una perdita di due giovani vite spezzate nel fiore degli anni. E’sotto chock la comunitŕ dell’agro. Il sindaco Michele Strianese, primo accorso a salutare per l’ultima volta la giovane ragazza morta, la cui salma č stata trasportata a San Valentino .Stravolto per l’accaduto l’Amministrazione comunale, si č stretta al dolore della famiglia coinvolta, chiedendo di pregare per l’anima della piccola scomparsa e affinché le persone ferite superino prima possibile le fasi critiche del post incidente. Parla di « immensa tragedia che ha colpito le nostre comunitŕ», il sindaco di pagani l Raffaele De Prisco, i due ragazzi molto conosciuti nel piccolo centro dove si celebra il santo dell’amore, san valentino, erano studenti. Attoniti i compagni di scuola . Jemila, dal Liceo Tito Lucrezio Caro di Sarno si era trasferita al liceo Galizia di Nocera dove studiava scienze umane, rosario invece frequentava le superiori a Sarno. Dolore, rabbia per una morte improvvisa, che ha portato via due ragazzi dalle tante speranze , cosi innamorati . i funerali si svolgeranno domani alle 16 all’interno della Chiesa della Consolazione a san valentino torio, celebrati da don Alessandro Cirillo che non se l’č sentita di testimoniare ai nostri microfoni il ricordo ed il dolore. E’ il momento del silenzio ha invece detto don Antonio Guarracino parroco della Chiesa Gesu’ risorto, parrocchia del giovane Rosario.