Tre anni fa volava in cielo Ciccio De Vivo
Tre anni fa, noi di Telenuova perdevamo un amico. Un collega. Personalmente perdevo il mio compagno di viaggio di tante avventure, specialmente calcistiche, ma non solo. Avventure vissute sempre con passione, professionalitŕ, andando a scoprire e poi raccontare eventi mai in maniera banale, cercando di creare attorno ad un argomento, ad una vicenda, l’attenzione del pubblico. Francesco, Ciccio, De Vivo, a 39 anni, il 2 giugno del 2020 non riusciva piů a continuare la sua breve battaglia contro un brutto male. Eppure, č stato sorridente fino alla fine, preoccupandosi lui per gli altri e non pensando invece a se stesso, segno evidente di una sensibilitŕ umana fuori dal comune che sprigionava anche nella sua attivitŕ di volontario, viaggiando tante volte per Lourdes vicino e per gli ammalati, sempre presente nelle occasioni religiose. Un ragazzo speciale, un compagnone, si direbbe alla napoletana, uno che ti ritrovi sempre, anche quando magari non ti vedevi per un po’ di tempo, uno che non si dimenticava di te neanche quando le strade prendevano una improvvisa deviazione. Con Ciccio rimarranno memorabili le tantissime trasferte con la sua Paganese, di cui diventerŕ successivamente l’addetto stampa, ma anche con le tante altre squadre di calcio che Telenuova segue ormai da anni. Quando accendeva la telecamera si trasformava, smetteva i panni del ragazzo semplice e alla portata, e diventava pignolo, preciso, dando dritte al giornalista di turno. Quanti miei servizi hanno ottenuto un tocco diverso, speciale, grazie alle sue immagini, che lui coglieva a differenza di altri. Aveva dunque la forza e la bravura del cameramen, ma anche l’astuzia e l’intelligenza del giornalista. Beh, di lui potrei, potremmo raccontarvi tanti aneddoti, tanti episodi scolpiti nella nostra memoria, perň quello che resta storico č legato al viaggio in Sardegna, per seguire una partita tra Olbia e Paganese. L’accoppiata, tra il suo e il mio cognome, ai tempi in cui internet e la digitalizzazione ancora non erano maturati del tutto, portň la societŕ sarda a pensare ad uno scherzo al momento della richiesta di accrediti. Ciccio dimenticň il documento in albergo, al botteghino d’accesso nel piccolo stadio dell’Olbia, gli accrediti non c’erano, e vaglielo a spiegare all’addetto che i nostri cognomi erano proprio quelli. Se non fosse stato per l’intervento del segretario della Paganese Nando Mantovano e dell’allora presidente Lombardi, quello ancora crederebbe ad uno scherzo. Ma č solo uno dei tanti episodi, questo divertente, altri anche meno, che potremmo raccontare. Ciccio č sempre nei nostri, nei miei pensieri, come l’altro amico Catello, Lello, Mari. E’ mancato il 2 giugno del 2020, giorno della Festa della Repubblica. Sarŕ forever il Ciccio Tricolore ed ovviamente azzurrostellato. (Giuseppe Della Morte)