Aver consentito per decenni la realizzazione di immobili abusivi, con la conseguente urbanizzazione incontrollata del territorio, ha comportato la scomparsa delle aree di esondazione per i fiumi”.
Sono queste le parole del segretario cittadino di Sarno in Azione, Vincenzo Sirica, in merito agli allagamenti ed ai disagi che si sono verificati nei giorni scorsi nella cittŕ ai piedi del Monte Saro dopo alcune ore di pioggia, poca ma costante.
“Oggi si coltiva anche sulle rive del Sarno. Manca un indirizzo politico chiaro, le attivitŕ dell’uomo devono rispettare la natura ed i suoi cicli. A questo si aggiunge – ha continuato Sirica – l’abbandono dei boschi, i corsi d’acqua che non vengono puliti dai detriti che si accumulano, anche a causa della riduzione della loro portata d’acqua per le captazioni. Infine, siamo nel 2023 ma ancora non abbiamo un sistema fognario degno di un paese civile con depuratori attivi e collegati alla cittŕ con i collettori. Č un mix di problemi aggravato da fenomeni atmosferici estremi, che ovviamente c’erano anche in passato, ma oggi si susseguono con una frequenza maggiore”.
“L’unica via č dunque la prevenzione – ha concluso il segretario del Terzo Polo sarnese – , destinando maggiori risorse pubbliche, in realtŕ sempre piů limitate, a progetti che non sono molto amati da chi amministra perché a differenza di altre iniziative, come feste o concerti, non portano ad un risultato elettorale immediato”.
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