Ci sarebbero testimoni e registrazioni dalle telecamere di videosorveglianza che potrebbero portare ad identificare in po0che ore gli autori di un nuovo atto intimidatorio verificatosi ieri sera a Castel S.Giorgio. In una delle prime serate piacevoli di questa primavera mancata, un’esplosione ha rotto la tranquillitŕ dei cittadini soprattutto di chi si attardava nella villetta pubblica. Poco dopo le 22,30 in via Conforti, una traversa di piazza della concordia, un ordigno č stato posizionato e fatto esplodere contro uno studio tecnico e di materiale edile il cui titolare sarebbe un costruttore edile del posto. Nelle ultime ore si apprenderebbe che accanto allo studio preso di mira ci sarebbe l’abitazione di un assessore comunale del comune sangiorgese. Il boato č stato avvertito in gran parte del circondario pare si sia trattato di un ordigno rudimentale. Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri della compagnia di i Mercato San Severino e della stazione di Castel San Giorgio. Poco dopo anche i militari dei reparti della scientifica. Sul posto anche gli agenti della polizia municipale guidati dal maggiore Giuseppe Contaldi . La strada č stata chiusa al traffico. Dalla ricostruzione operata dagli inquirenti sembra che da un’auto con due persone a bordo sarebbe sceso un uomo col volto coperto da un cappuccio che avrebbe posizionato l’ordigno da una finestra a forma di oblo , incendiandolo con una sigaretta che avrebbe poi tentato di gettare in un tombino senza riuscirsi e che avrebbe peraltro anche intimato ad alcuni ragazzini che erano nei paraggi di allontanarsi altrimenti si sarebbero fatti male. . Sul posto poco dopo anche il sindaco Paola Lanzara, vittima il 7 aprile scorso lei stessa di un simile attentato quando fu fatto saltare il portone della sua abitazione con la deflagrazione anche dei vetri e degli infissi della palazzina. il giorno precedente era toccato all’abitazione del sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano qualche mese prima ad alcuni amministratori pubblici e della cittadina di San Marzano sul Sarno. Le indagini sono state trasferite alla direzione investigativa antimafia e proprio l’altro ieri sono stati ascoltati al comando provinciale dell’ arma dei carabinieri altri 4 sindaci dell’agro anche a loro cosi’ come ai primi cittadini di Castel S.Giorgio Roccapiemonte e nocera inf. sarebbe stato chiesto di ricostruire eventuali situazioni sospette avvenuti nei rispettivi comuni. Quello di eri sera con l’ordigno ad un privato cittadino e’ l’ultimo in ordine di tempo di una serie di azioni intimidatori. Intanto sui territori cresce la preoccupazione e si attendono sviluppi dalle indagini
Aurora Torre