L’eurodeputato Andrea Cozzolino si trova in stato di fermo a Bruxelles nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate.

Lo riferisce il portavoce della procura federale belga al termine di un interrogatorio fiume durato quasi quattro ore tra l’eurodeputato e il giudice istruttore Michel Claise, alla guida delle indagini. ”Il giudice dovrŕ ora verificare la testimonianza offerta da Cozzolino e domani deciderŕ se convalidare il fermo o disporre il suo rilascio sotto condizioni o con il regime di braccialetto elettronico”, spiega il portavoce.
Il giudice istruttore Michel Claise ha perň deciso di lasciare la guida dell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate. Lo rende noto la procura federale belga. “In via cautelare e per consentire alla giustizia di continuare serenamente il suo lavoro e di mantenere una necessaria separazione tra vita privata e familiare e responsabilitŕ professionali, il giudice istruttore Michel Claise informa di aver deciso questa sera di ritirarsi dal fascicolo”, scrive la procura in una nota, evidenziando che nel dossier “di recente sono comparsi alcuni elementi” che “potrebbero sollevare alcune domande sul funzionamento oggettivo dell’indagine”.
“La decisione del giudice istruttore Michel Claise di rinunciare al cosiddetto Qatargate giunge dopo l’interrogatorio del nostro assistito, l’europarlamentare Andrea Cozzolino, e a seguito delle osservazioni sollevate nel corso dell’escussione”. Lo rendono noto gli avvocati Dezio Ferraro e Federico Conte, legali di Cozzolino, ascoltato oggi dalla Procura federale belga nell’ambito del cosiddetto Qatargate. E il motivo della rinuncia potrebbe essere il fatto che uno dei figli del giudice avrebbe lavorato in passato per uno degli indagati. (ANSA).

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