Modificare lo statuto per rimanere in sella altri cinque anni e sottrarre l’elezione di parte dei componenti del Cda della Fondazione Carminello ad Arco al consiglio comunale è un atto vergognoso, impensabile anche nella famigerata prima repubblica.
Siamo davvero allibiti da quanto fatto dal Cda del Carminello ad arco che, per tutelarsi, a nomine ormai già scadute, ha pensato bene di andare dal notaio e modificare il proprio statuto, come se il Carminello fosse casa propria, come se non fossero mai stati scelti da un organo democraticamente eletto quale è il consesso cittadino.
Chiediamo, pertanto, all’amministrazione comunale e all’intero consiglio di attivarsi per evitare questo scempio che dimostra che alcuni sono attaccati solo alla poltrona e pensano a coltivare i propri orticelli.
Il Carminello ad Arco è una struttura che merita di essere in mani serie e non affidata a chi in questi anni non è riuscito a programmare interventi di recupero e di sviluppo ma ha pensato solo a tutelare se stesso.
Esprimiamo i nostr complimenti al consigliere Marco Croce che non ha sottoscritto questo atto di modifica che è uno schiaffo all’intera città di Pagani.

I consiglieri comunali
Anna Rosa Sessa
Santino Ruggiero

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