Le finalità -e l’urgenza- dell’iniziativa sono evidenti a partire dal titolo: “Disposizioni per la garanzia dei servizi essenziali nei comuni delle aree interne”. La proposta di legge, in coerenza con gli obiettivi perseguiti dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne, propone di introdurre specifiche misure strutturali nei tre servizi pubblici essenziali, rispetto ai quali i comuni compresi nelle Aree Interne scontano le maggiori differenze rispetto al resto del Paese: Sanità, Scuola e Mobilità.
In particolare, si intende rispondere alle carenze di personale sanitario e scolastico che si registrano in queste aree, determinando un ulteriore pregiudizio alla tutela del diritto alla salute e all’istruzione dei loro abitanti, attraverso la previsione di specifici incentivi. Si prevedono poi misure dedicate al potenziamento del trasporto pubblico nei territori delle aree interne, con l’obiettivo di dare risposta alla necessità di garantire collegamenti più costanti ed efficienti con le realtà urbane più vicine.
La proposta di legge si compone di 4 articoli: l’articolo 1 reca le finalità dell’intervento normativo e individua i comuni oggetto delle misure previste nella proposta di legge. L’articolo 2 reca gli interventi in ambito sanitario, con la previsione di misure per la valorizzazione del personale sanitario che presta la propria opera nei territori delle aree interne, anche mediante la concessione di contributi per incentivare la residenzialità in questi territori. L’articolo 3 prevede azioni nel campo dell’Istruzione e del diritto allo studio, intervenendo sia sul fronte del personale docente in servizio presso le aree interne, che rispetto ai criteri per il “dimensionamento scolastico”, attraverso l’uniformazione della disciplina a quanto attualmente previsto per i comuni montani, le isole e altri territori con precipue specificità. L’articolo 4 contiene le misure per il potenziamento del trasporto pubblico.
Dalla Campania prende dunque il via una iniziativa legislativa destinata a travalicare la dimensione regionale: ad oggi le Aree Interne comprendono ben 124 Aree di progetto, con il coinvolgimento di 1.904 comuni e una popolazione di 4 milioni e 570mila abitanti. Risolvere i problemi affrontati dalla proposta di legge rappresenta quindi un interesse nazionale.
“La Strategia delle Aree Interne -commenta il Consigliere Regionale Corrado Matera- mira a contrastare la marginalizzazione ed i fenomeni di declino demografico propri delle aree interne del nostro Paese, ma purtroppo la sua attuazione ha evidenziato alcune contraddizioni che è necessario risolvere, se vogliamo che gli obiettivi prefissati siano realizzati e non restino sulla carta. Lo Stato attribuisce alle Aree Interne contributi destinati alla Sanità, alla Scuola e ai Trasporti, indicati come gli «assi portanti» della Strategia, e tuttavia in questi settori i problemi continuano ad aggravarsi. In particolare, la Sanità e la Scuola nelle Aree Interne subiscono una carenza di organico sempre più rilevante, e nei trasporti si registrano difficoltà legate ai collegamenti e alla viabilità. Per la Scuola, poi, alla luce delle nuove indicazioni, dovrebbero sempre più ridursi gli Istituti e i Dirigenti Scolastici. La Proposta di Legge da me presentata nasce dall’esigenza di risolvere queste gravi contraddizioni, prevedendo -ove necessario- opportuni incentivi per arginare le problematiche riscontrate, e chiedendo alle Camere di utilizzare allo scopo anche fondi che sono stati già di fatto attribuiti alle Aree Interne. Essendo originario di un’Area Interna salernitana, e toccandone con mano le difficoltà -conclude Matera- ho ritenuto mio dovere elaborare questa iniziativa legislativa che, a mio parere, potrà dare un importante contributo non soltanto alla mia comunità ma a tutte quelle comunità che, a livello regionale e nazionale, rientrano nella stessa classificazione