Il Tar di Salerno dà ragione al Comune di Nocera Inferiore e rigetta il ricorso presentato dalla regione Campania contro l’ente nocerino. La Regione era ricorsa all’organo amministrativo regionale in merito alla competenza sulla pulizia dei corsi d’acqua del Solofrana, del Cavaiola ed Alveo Comune Nocerino. L’ente Regione aveva nell’autunno del 2019 convenuto in giudizio il Comune di Nocera Inferiore ed il Consorzio di bonifica integrale del Sarno per l’annullamento dell’ordinanza dell’allora sindaco Manlio Torquato , con cui ordinava alla Giunta Regionale della Campania, , congiuntamente al Consorzio di Bonifica Integrale Fiume Sarno di Nocera Inferiore, “di effettuare immediati interventi di pulizia, diserbo e rimozione dei rifiuti presenti sulle aste torrentizie attraversanti il territorio comunale di Nocera Inferiore. [….] al fine di prevenire conseguenze ben più gravi sulla sicurezza e sulla salute pubblica, immediati interventi manutentivi di dragaggio e rimozione dei detriti presenti sul letto dei Torrenti Solofrana, Cavaiola e Alveo Comune Nocerino con la messa in sicurezza dei muri spondali e dei ponti interessati. L’ordinanza del primo cittadino nocerino era finalizzata a sollecitare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli alvei torrentizi suindicati attraversanti il territorio comunale i quali – si leggeva- “abbisognano di un radicale intervento di pulizia della vegetazione spontanea, presente sia all’interno dei torrenti che sui muri spondali, allo scopo di salvaguardare l’integrità degli stessi spondali e della sezione degli alvei e la salute pubblica. Contro si schierava la Regione Campania con il ricorso presentato nell’ottobre 2019 e che l’8 giugno ha visto ribaltare l’esito dello stesso. Il tribunale amministrativo regionale, terza sezione, infatti ha ritenuto prevalenti le ragioni dell’ente comunale. Il ricorso pertanto non si rivela fondato. Il sindaco –si legge nella sentenza del tar- quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato, provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. “Il potere di ordinanza costituisce lo strumento, o la “valvola di sicurezza”, attribuito dal legislatore a talune autorità amministrative, per gestire situazioni di pericolo non fronteggiabili, altrimenti, con i poteri tipici e nominati di cui dispone l’amministrazione. La sentenza dà priorità dunque al reale e imminente pericolo per la pubblica incolumità. E’ per questo che Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sul ricorso, lo rigetta, chiarendo una volta e per tutte la competenza sulla pulizia e manutenzione dei corsi d’acqua ricadenti nel comune nocerino a fronte della priorità di garantire la pubblica incolumità e sicurezza della collettività locale.

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