La presenza politica del Governatore ha consentito di inaugurare quello che non c’è nel nosocomio nocerino.
Una inaugurazione futuristica: il progetto Telestroke, che all’attualità resta solo una visione trascendentale.
Si è parlato del polo oncologico di Pagani che, a detta dei presenti alla manifestazione, si sta avviando verso l’eccellenza, ci si è dimenticati però che il pronto soccorso oncologico di sabato e di domenica non funziona!
La Sanità, e soprattutto l’ospedale di Nocera Inferiore, non dovrebbero essere considerati un “siparietto” per “attori improvvisati”; la visita del Governatore doveva essere un momento di riflessione, per raccogliere e valutare le doglianze sulle cose che ci sono da fare (tante) e non quelle che vanno bene (nessuna).
È stata l’occasione per avere prova che chi, come istituzione, avrebbe dovuto denunciare lo stato di malfunzionamento ed abbandono generale, confermato anche dalla classifica che pone la Sanità Campana agli ultimi posti, si è invece accodato fideisticamente a raccontare una storia che non c’è.
L’Ospedale di Nocera Inferiore ha avuto fondi per l’edilizia, se poi, come dettaglio, manca l’acqua dai rubinetti dei bagni dei degenti questo non è un problema, bisogna pensare e salvaguardare “la facciata”!
Focalizzando l’attenzione sulla passerella mediatica, ritroviamo un Governatore pronto a dominare la scena, pronto a dare la colpa agli altri, sterminatore del pensiero altrui, ma che nulla dice sulla questione DEA di II livello, nulla dice sul perché si incentiva esclusivamente, dirottando cospicue risorse pubbliche, la sanità privata, nulla dice sul come saranno riutilizzati gli ospedali modulari anticovid, per la cui realizzazione si è prosciugato un fiume di danaro.
Se al Governatore, accompagnato dai rappresentanti locali, nessuno fa pesare che la sanità dell’agro è allo “sconquasso”, allora questo Governatore merita la piena assoluzione, da responsabile del disastro locale della sanità, che non è stato registrato all’Umberto I, forse perché chi dovrebbe legittimamente parlare, perché a ciò deputato istituzionalmente, essendo rappresentante del territorio, resta strategicamente in un assordante, quanto imbarazzante, silenzio.
Dunque, la tutela del diritto alla salute retrocede dinanzi agli interessi della politica, ciò significa che tutto cambia perché nulla cambi, la vecchia abitudine di confondere politica e sanità è restia a morire, specie quando si tratta della salute degli altri, a cui nel momento del bisogno, nella migliore delle ipotesi, non resta che mettersi in viaggio, verso altre “sanità Regionali”!!
Ovviamente il Governatore, come tutti i politici, ad ogni livello, non ha soluzioni per tutto, è un essere umano anche lui, sarebbe interessante però domandare a chi si rivolge quando necessita di prestazioni sanitarie.
Chissà se i politici, di qualsiasi livello, fazione e colore, quando hanno bisogno di prestazione sanitarie, come comuni mortali, sono inseriti nelle famigerate “liste di attesa”, oppure hanno qualche precedenza rispetto agli altri.
Chi della sanità ha veramente bisogno, per una prestazione urgente ed indifferibile, non riceve nulla, spesse volte neanche la cortesia e la disponibilità del personale.
Forse era opportuno rammentare al Governatore che si fanno e si continueranno a fare i viaggi della speranza perché se ci si reca nei nostri ospedali anche la speranza cede inesorabilmente il passo.
AVV.Alfonso Esposito
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