Il consigliere regionale: “Il governo Meloni osteggia le internalizzazioni”
“Per mesi ho lavorato affinché i 3000 operatori dei call center esternalizzati in società terze e impiegati sulla commessa Inps fossero assunti da Inps Servizi, promuovendo costanti interlocuzioni con il Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico e ottenendo diversi tavoli con le parti sociali e incontri con l’ex Presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Grazie alla caparbietà del presidente Conte siamo riusciti ad ottenere il risultato sperato, tuttavia, nonostante gli sforzi profusi siamo costretti oggi a denunciare condizioni di lavoro inaccettabili. Ai lavoratori, infatti, non sono stati riconosciuti gli scatti di anzianità, i superminimi e le voci ad personam in busta paga. Parliamo di salari al di sotto di 1000 euro. La maggior parte del personale inoltre risulta essere impiegata con contratti part time involontario di 4 o 6 ore, rendendo difficile garantire condizioni di vita dignitose. Il piano industriale viene da un anno procrastinato e non si sa quando verrà reso pubblico. Nel frattempo, da mesi l’azienda comunica in modo unilaterale condizioni lavorative peggiorative, come l’incremento di turni serali, rigidità estrema sulle richieste di permessi e di turni agevolati, con relazioni sindacali pressoché nulle”. Denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gennaro Saiello.
“La strada intrapresa da questo nuovo Governo, con il commissariamento dell’ente e la rimozione del presidente Tridico, è chiara. La sensazione di tutti è che si voglia comunicare, lasciando inascoltate le ragionevoli istanze dei lavoratori, che le internalizzazioni non vanno fatte. Chiediamo al Commissario straordinario dell’Inps Micaela Gelera di cambiare rapidamente rotta e di sostenere le legittime richieste degli operatori. Noi – conclude Saiello – continueremo a batterci per la tutela dei loro diritti”.