Indagini serrate dei carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore per rintracciare i due malviventi che domenica sera a Pagani hanno rapinato e rubato un’auto a tre giovani donne. L’auto una panda di colore nero, potrebbe essere stata utilizzata per compiere altre azioni criminali. E’ caccia alla panda nera in tutta la regione. L’auto sottratta alle tre donne domenica sera in via Ferrante a Pagani, è un fiat panda di colore nero retrodatata ed in pessime condizioni. Si pensa possa essere stata utilizzata dai due malviventi che l’hanno rubata, facendo scendere le tre occupanti con violenza, per compiere altre azioni criminali. Forse la stessa notte di domenica ed in altre zone della regione. Provenivano forse dal napoletano i due che, verso le 23 di domenica sera hanno fermato e fatto scendere con forza le tre donne dalla piccola utilitaria sulla quale viaggiavano, portando via l’auto ma anche le borse delle tre donne con all’interno i telefoni cellulari ancora accesi e funzionanti e gli effetti personali. Un aspetto importante che potrebbe aver contribuito a far intercettare i due delinquenti che hanno abbandonato la loro autovettura, una Peugeot 107, per salire a bordo della panda nera, che peraltro nel fare retromarcia, ha tamponato altre autovetture in sosta, ingolfando il motore e spegnendosi per quale istante. Fatto che avrebbe suscitato l’ira del ladro alla guida che ha iniziato a urlare all’altro per poi darsi alla fuga. Se fosse confermata l’ipotesi che la Panda sia stata utilizzata per altri furti o rapine si potrebbe immaginare un modus operandi e questo spiegherebbe il perché abbiano lasciato in via ferrante a Pagani, luogo della rapina la loro auto risultata anch’essa rubata. Una serie di furti a catena dunque ad effetto domino. Rubare auto e lasciarle man mano rubandone altre per non farsi mai intercettare. Sembra infatti che la macchina che i due hanno lasciato a Pagani fare fosse stata rubata qualche giorno prima a Napoli con le stesse modalità, sempre a delle donne. Sulle loro tracce ci sono i carabinieri del reparto territoriale guidato dal colonnello rosario Di Gangi ed i due potrebbero avere le ore contate. Intanto cresce la paura in città tra i tanti rimasti che hanno preferito differenziare le loro vacanze o che in vacanza non sono proprio andati costretti a fare i conti con il senso di insicurezza ma anche le tante piaghe di una città che stenta a riprendersi. Dalle mini discariche in molti angoli delle strade, rifiuti ingombranti lasciati in bella vista, pubblica illuminazione che ad intermittenza lascia intere zone al buio come accade lungo la statale18 nel tratto che va dal centro sociale alla rotonda di via de Gasperi, o per l’intera via Filettine per non dire delle zone più periferiche. C’è indignazione intanto per l’increscioso episodio di cronaca capitato alle tre giovani donne domenica sera a ridosso di piazza Sant’Alfonso dove nessuno ha visto nulla, né sentito le grida di aiuto. Ed il prefetto di Salerno Francesco Russo da noi ascoltato si appella al senso civico dei cittadini, mentre dall’amministrazione comunale ancora nessuna presa di posizione.