Dal 15 al 17 settembre tre appuntamenti, aperti a tutti, animeranno le serate di Conca dei Marini, il borgo abbracciato alle alture dei Monti Lattari tra Amalfi e Positano e che si estende fino a Capo di Conca con terrazzamenti sul mare. Protagonista del festival, che intende favorire l’incontro tra arti e territori per promuoverne il valore e la cura, sarŕ proprio uno dei luoghi piů suggestivi di Conca dei Marini: il Teatro all’Aperto, collocato nei pressi della Chisa di San Pancrazio, ricavato dalla naturale pendenza del terreno e che apre a scenari e suggestioni a picco sul mare. Frangenti Festival, progetto a cura dell’associazione culturale Ablativo, conferma la propria vocazione multidisciplinare con le tre sezioni dedicate a diverse forme espressive, dal cantautorato italiano, al teatro di narrazione, a spettacoli tout-public con attivitŕ per bambini.

«Felice delle prospettive che stanno aprendosi e della comunanza di intenti – afferma il direttore artistico Vincenzo Albano. La storia marinara di Conca, non tralasciando quella contadina, richiama fortemente la metafora che titola il festival, quella delle onde frangenti. E le metafore sono potenti, aprono porte all’immaginazione». 

Ospite della sezione #live – parole e musica d’autore, il 15 settembre alle ore 21, sarŕ il Giovanni Block, che proporrŕ in band con Masnada i brani del suo ultimo album, Retrň, con richiami alla musica d’autore degli anni 80 e ai grandi poeti della nostra letteratura, da Paoli a Dalla, da Gaber a Gaetano, da De Andrč a Guccini, citando Quasimodo e cantando Pavese.

A rappresentare la sezione #stories – il teatro che racconta, sabato 16 settembre sempre alle ore 21, Scena Verticale e il teatro di Saverio La Ruina, che con Dissonorata vince, tra gli altri, due premi UBU, “Migliore attore italiano” e “Miglior testo italiano”, e riceve una nomination come “Migliore interprete di monologo” al Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro. Ad accompagnare La Ruina, le musiche eseguite dal vivo dal polistrumentista Gianfranco De Franco. Partendo dalla “piccola”, ma emblemetica storia di una donna calabrese, lo spettacolo offre uno spunto per una riflessione sulla condizione della donna in generale. Risuonano molteplici voci di donne del sud, di madri, di nonne, di zie, di amiche. Dal racconto di La Ruina emerge una Calabria che anche quando fa i conti con la tragedia vi combina elementi grotteschi e surreali, talvolta perfino comici, sempre sul filo di un’amara ironia. 

Ospite della sezione #kids – spettacoli e attivitŕ per bambini e famiglie č Il Teatro nel Baule con lo spettacolo Ufficio Parole Smarrite, di Simona Di Maio e Sebastiano Coticelli, con Carla Guardascione e Sebastiano Coticelli. Lo spettacolo si terrŕ alle 19.30, ma sarŕ preceduto alle ore 18 dal laboratorio L’Ufficio Segreto, rivolto a bambini dai 6 agli 11 anni. Un’ora di gioco su alcune tecniche teatrali, che sveleranno ai piccoli partecipanti curiositŕ, retroscena e segreti divertenti sull’arte del teatro. Una storia che avrŕ diversi momenti interattivi: saranno proprio i bambini a riempire le scatole di parole che gli attori utilizzano durante la narrazione e al termine, come regalo, ogni bambino donerŕ una parola importante, da non perdere mai, all’ufficio parole smarrite.

Frangenti Festival č patrocinato e promosso dal Comune di Conca dei Marini: «il patrocinio dell’amministrazione comunale alla VII edizione di Frangenti Festival suggella l’incontro recente con Ablativo e il suo responsabile artistico Vincenzo Albano», afferma il Sindaco Pasquale Buonocore. «La collaborazione in atto, che auspichiamo possa interessare anche i prossimi mesi, č per il Comune di Conca una possibilitŕ di confronto nuova su idee, temi e programmi da rivolgere alla nostra comunitŕ, ai luoghi piů rappresentativi del nostro territorio e ai turisti che scelgono di visitarli. Questi primi tre appuntamenti in programma rappresenteranno, inoltre, una occasione ulteriore di rilancio del nostro Teatro all’aperto e portarlo all’attenzione di un pubblico sempre piů attento e desideroso di eventi di questo tipo».

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