“Siamo sinceramente e profondamente disgustati da quanto è emerso nelle ultime ore nella nostra città in merito all’assegnazione della carta solidale al vice sindaco Iannotti e agli Assessori Guerritore e Lamberti”, lo scrivono i comportamenti di Potete al Popolo dell’Agro nocerino. Ed aggiungono: “Abbiamo aspettato prima di esprimerci, perché speravamo in un moto di indignazione da parte del Sindaco, ma il servizio andato in onda ieri al Tg3 Regionale e le parole del Sindaco De Maio nella conferenza stampa di ieri, sono state uno spettacolo imbarazzante e vergognoso.
Sappiamo bene che la misura viene assegnata automaticamente a tutti i nuclei familiari con un ISEE fino a 15.000 €, quindi, al netto del fatto che tecnicamente non ci sia stato niente di illecito nell’assegnazione della carta solidale al vice Sindaco e agli assessori, c’è un fatto che è sotto gli occhi di tutta la cittadinanza e che è impossibile ignorare: queste 3 persone non sono indigenti e non hanno il problema di mettere il piatto a tavola tutti i giorni, anzi sono affermati professionisti. Come è possibile che abbiano un ISEE di massimo 15.000 €?! In una città relativamente piccola come la nostra il tenore di vita e le abitudini di queste persone non sono un mistero.
A ciò si aggiunge il fatto che i tre assessori avrebbero addirittura materialmente ritirato la card, quando avrebbero potuto rinunciare e permettere a qualcun altro di usufruirne, visto che non è scontato che il Comune riesca ad erogarla a tutti gli aventi diritto.
Eppure, davanti a tutto ciò, il Sindaco non ha alcun dubbio, perché al Tg3 Regionale ha dichiarato: “Ci sono molti, vari motivi di inopportunità sulla condotta degli assessori, ma sono persone perbene che hanno capito di aver commesso una leggerezza e perciò io li difenderò a spada tratta”. Mentre in conferenza stampa ha parlato di un errore “di inesperienza”.
Questa non è una questione che chiama in causa l’inesperienza, ma la disonestà, cioè una possibile evasione fiscale. E come si può definire “una leggerezza” quello che in realtà è uno sfregio alla nostra comunità, uno schiaffo in faccia a tutte le persone oneste e a quelle che sono davvero in difficoltà economica. Questo “comportamento inopportuno” esemplifica tutta l’arroganza di una ristretta cerchia di persone che pensano di essere di più furbe delle altre e di passarla sempre liscia, soprattutto quando occupano posizioni di potere.
Sminuire un fatto così grave significa alimentarlo. Non chiedere le dimissioni o non accettarle, significa essere complice.
Vogliamo le dimissioni immediate di Iannotti, Guerritore e Lamberti, perché non sono persone degne di rappresentare questa città”.
Sappiamo bene che la misura viene assegnata automaticamente a tutti i nuclei familiari con un ISEE fino a 15.000 €, quindi, al netto del fatto che tecnicamente non ci sia stato niente di illecito nell’assegnazione della carta solidale al vice Sindaco e agli assessori, c’è un fatto che è sotto gli occhi di tutta la cittadinanza e che è impossibile ignorare: queste 3 persone non sono indigenti e non hanno il problema di mettere il piatto a tavola tutti i giorni, anzi sono affermati professionisti. Come è possibile che abbiano un ISEE di massimo 15.000 €?! In una città relativamente piccola come la nostra il tenore di vita e le abitudini di queste persone non sono un mistero.
A ciò si aggiunge il fatto che i tre assessori avrebbero addirittura materialmente ritirato la card, quando avrebbero potuto rinunciare e permettere a qualcun altro di usufruirne, visto che non è scontato che il Comune riesca ad erogarla a tutti gli aventi diritto.
Eppure, davanti a tutto ciò, il Sindaco non ha alcun dubbio, perché al Tg3 Regionale ha dichiarato: “Ci sono molti, vari motivi di inopportunità sulla condotta degli assessori, ma sono persone perbene che hanno capito di aver commesso una leggerezza e perciò io li difenderò a spada tratta”. Mentre in conferenza stampa ha parlato di un errore “di inesperienza”.
Questa non è una questione che chiama in causa l’inesperienza, ma la disonestà, cioè una possibile evasione fiscale. E come si può definire “una leggerezza” quello che in realtà è uno sfregio alla nostra comunità, uno schiaffo in faccia a tutte le persone oneste e a quelle che sono davvero in difficoltà economica. Questo “comportamento inopportuno” esemplifica tutta l’arroganza di una ristretta cerchia di persone che pensano di essere di più furbe delle altre e di passarla sempre liscia, soprattutto quando occupano posizioni di potere.
Sminuire un fatto così grave significa alimentarlo. Non chiedere le dimissioni o non accettarle, significa essere complice.
Vogliamo le dimissioni immediate di Iannotti, Guerritore e Lamberti, perché non sono persone degne di rappresentare questa città”.
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