Putiferio per le scuole di Nocera Inferiore. Il piano elaborato dall�amministrazione comunale proprio non convince i dirigenti scolastici ma anche docenti ed utenza. E cosi in queste ore si susseguono collegi convocati d�urgenza all�interno dei singoli istituti per cercare di salvare il salvabile, ma il sindaco della citt� sembra fermo sulle sue posizioni e sul piano presentato alla luce del fatto, pare, che non ci sia l�unanimit� su proposte alternative pure avanzate. E� il Quarto Comprensivo di Nocera Inferiore il primo ad aver formalizzato, con un atto votato all�unanimit�, la bocciatura della filosofia che sottende il progetto di ridimensionamento dei comprensivi cittadini che da cinque sono destinati a diventare quattro. L�intero corpo docente � in collegio � ha espresso il proprio dissenso. Unico atto possibile. In realt�, le tante voci, i tanti rumors, le tante indiscrezioni alimentano un clima di incertezza in cui tutti gli attori in campo ambirebbero a conoscere le ragioni che hanno spinto Nocera Inferiore, in compagnia dei soli comuni di Pagani e Baronissi, a formulare in autonomia e sul campo la formula del ridimensionamento.
In realt� la situazione � abbastanza nebulosa. Dopo che la presentazione della proposta di accorpamento � diventata di dominio pubblico, tra le more, un minimo di tentennamento aveva preso corpo. A quanto pare, all�amministrazione veniva fatto notare che, se il paletto da rispettare fosse stato quello dei numeri, un destino di futuro in comune avrebbe dovuto essere tracciato per i comprensivi in affanno. Ovvero primo e quinto. Cos� non � stato. Se, invece, imprescindibile si fosse rilevato l�elemento geografico, non � di facile comprensione l�alienazione di Infanzia e Primaria Marrazzo, annessi all�attuale quinto. Anche perch� risulterebbe abbastanza inverosimile immaginare che alla fine dei cinque anni di Primaria gli alunni della Marrazzo � si legga i genitori – accettino di spostarsi per la secondaria di Primo Grado a Via Cafiero, quartiere Piedimonte, attraversando alcuni punti caldi della citt� quando la Ilaria Alpi � sede centrale – � a poche decine di metri.
In seconda battura, rispetto alle riserve dei dirigenti scolastici, dal cilindro dell�amministrazione pare sia uscita un�ipotesi non pubblicizzata n� lasciata trapelare: ipotecare la Marrazzo, accettando di rinunciare alla Regina Mundi. Pista sulla quale, per�, il primo cittadino avrebbe voluto un�unanimit� di voto � da parte delle dirigenti scolastici � che non ci sarebbe stata.
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