“Lo stato delle fontane pubbliche, ornamentali e non, di Salerno è vergognoso: è urgente che l’amministrazione si attivi imprimendo un doveroso cambio di passo alla loro gestione”. Lo afferma il consigliere comunale del gruppo Oltre Donato Pessolano. “Emblematico è lo stato di degrado ed abbandono in cui versa la fontana di Largo Campo, il cui meraviglioso disegno architettonico è attribuito al Vanvitelli. I pesci in pietra sottostanti la struttura principale della fontana sono usurati e da tempo non erogano più acqua: la fontana è, inoltre, troppo spesso utilizzata per scopi diversi da quelli puramente ornamentali o, al più, di fruizione pubblica. In rete, nelle ultime settimane, più volte è stata sollecitata l’attenzione sulla cattiva abitudine di utilizzarla per lavarvi stracci o anche altri utensili, che di certo non valorizza l’immagine di uno degli scorci più belli del cuore storico della città, a fatica recuperato negli scorsi decenni ed ora nuovamente vittima di degrado, incuria e sosta selvaggia. Se è vero che su questa esiste un vincolo della Soprintendenza, è altrettanto vero che non si può consentire che questo possa bloccare un’operazione di recupero che è doverosa vista la storicità della stessa. Come dimenticare, poi, la fontana di Ugo Marano, nello slargo antistante la Chiesa di San Pietro in Camerellis: trasformata in aiuola da oltre un decennio, non è mai stata più recuperata nonostante le numerose proposte avanzate negli anni dai residenti del quartiere, o le più volte attenzionate fontane pubbliche del belvedere di via Benedetto Croce, le ultime superstiti tra quelle impiantate alla fine degli anni ’50, in occasione del primo rifacimento degli arredi urbani cittadini, come anche quella di via Ligea, all’ingresso del Porto, oppure di Piazza Montpellier, anche queste ultime trasformate frettolosamente in aiuole al centro di rotatorie”. “La situazione è critica, poi, anche nella zona orientale: la fontana che versa in condizioni di più evidente degrado è quella di Piazza della Libertà a Pastena: da anni non eroga acqua, è ridotta a ricettacolo di rifiuti, in un contesto degradato e malfrequentato, tra sporcizia, panchine divelte ed arredi urbani in condizioni a dir poco precarie – continua il consigliere comunale di Oltre – Le fontane pubbliche, che in un tempo non molto lontano erano fiore all’occhiello della città, che ne aveva in abbondanza e alcune delle quali erano anche di notevole pregio artistico, non possono più subire l’abbandono e l’incuria cui sono soggette da ormai troppi anni: l’amministrazione si attivi nelle sedi opportune ed investa più risorse per renderle nuovamente parte integrante di un arredo urbano che possa accrescere la qualità della vita dei cittadini dei quartieri, e non contribuire a ridurla ulteriormente al lumicino”.