Il tradizionale rito d’autunno della vendemmia č diventato un magico momento d’inclusione e partecipazione a Nocera Superiore. I ragazzi diversamente abili del centro diurno ‘Nuceria Inclusiva’ hanno avuto modo di cimentarsi con i grappoli d’uva, il torchio, le botti e di trasformarsi per un giorno in vendemmiatori. In cascina, fuori da quello spazio protetto qual č il centro polivalente di via Russo, per vivere quelli che Cesare Pavese descrive come “i giorni piů belli dell’anno”. L’iniziativa, svoltasi alcuni giorni fa, č una delle tante attivitŕ laboratoriali in esterna organizzate dalla cooperativa ‘Il Canguro’ con il coordinatore del centro diurno, Giuseppe Baselice, in raccordo con il sindaco Giovanni Maria Cuofano e l’assessorato alle Politiche Sociali. “Uscire fuori a vedere il mondo: č questo l’intento che ci siamo prefissati per dare ai ragazzi diversamente abili un benessere che non sia circoscritto ai servizi educativi e terapeutici del centro diurno”, sottolinea il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano. “Oltre alle attivitŕ laboratoriali, fisiche e riabilitative svolte all’interno del centro polivalente c’č un mondo da scoprire fuori anche per loro, dove possono respirare odori nuovi, maneggiare elementi della natura mai sfiorati, condividere momenti di socialitŕ in luoghi mai conosciuti. Il centro polivalente – conclude il sindaco – oggi č un luogo di umanitŕ e solidarietŕ, prim’ancora di servizi, perché riteniamo che i diritti sociali debbano integrarsi con quelli sanitari: ed č ciň che negli anni abbiamo tentato di fare”. Il ‘fuori porta’ per la vendemmia ha avviato il nuovo programma delineato dagli esperti (educatori, psicologi, fiosioterapisti) e che coincide con il prolungamento fino al pomeriggio delle attivitŕ.