SOLIDARIETŔ AI LAVORATORI DEL PRONTO SOCCORSO DEL RUGGI DI SALERNO La Segreteria CISLFP di Salerno tutta, insieme alla segreteria aziendale ed i delegati RSU, esprime con sostegno e veemenza la piena solidarietŕ ai lavoratori del Comparto Sanitario e Medico del Pronto Soccorso del Ruggi d’Aragona. Il video trasmesso il 26 ottobre sulle criticitŕ del servizio mostra nient’altro che istanti di ripresa provocando agli occhi dell’opinione pubblica una distorsione della realtŕ. Innanzitutto sono immagini vecchie, girate in piena emergenza Covid e certamente non danno la visione concreta in cui gli operatori sono costretti a lavorare, sottorganico e con un sovraffollamento
Č pur vero che bisognerebbe stigmatizzare la contenzione ai pazienti, pratica questa in disuso, ma chi tenta di deviare l’opinione dovrebbe spiegare il perché di tale gesto e semmai considerare la modalitŕ del prevenire una caduta da barella o letto per quei pazienti dissociati o poco collaborativi dal punto di vista neurologico. Oltremodo perché rendere surreale un qualcosa che sarebbe di sconcertante, come il non dare a mangiare e bere per giorni i pazienti non autosufficienti, mentre che a fronte dei 70 ingressi a cui potrebbe se ne trova a dover fronteggiare oltre 100 e a tratti anche oltre i 120 in ambienti che strutturalmente non sono idonei. Con determinazione sosteniamo senza tema di smentita che i lavoratori del presidio che operano nella struttura d’emergenza del Ruggi sono e continueranno ad essere dei professionisti di spessore e che i pochi secondi di ripresa oltre ad essere tendenziosi e non rappresentano la realtŕ di minuti, ore, giorni e settimane di assistenza continua e continuativa che con alta dedizione al lavoro e nonostante gli innumerevoli problemi di sovraccarico di lavoro che grava su tutti gli addetti. Infatti da tempo sollecitiamo la Direzione Strategica ad attivare un cambio nella gestione della struttura per tentare di attivare soluzioni praticabili nonostante la grave situazione in cui versa la sanitŕ regionale e quella territoriale della nostra provincia. Un cambio di passo e di strategia attraverso un cambiamento dei modelli organizzativo, doveroso e non piů procrastinabile. Le attuali modalitŕ operative sono obsolete e nasce una obbligata necessitŕ di condividere i percorsi con protocolli condivisibili tra Dipartimenti ed Aree Integrate, insieme alle Parti Sociali e gli operatori del comparto interessato. In piů occasioni č stata indicata la necessitŕ un cambiamento per consentire l’abbattimento dei tempi d’attesa e l’ottimizzazione nell’utilizzo del personale per garantire rapide diagnosi differenziale da effettuarsi in tempi brevi e garantire cure appropriate per il paziente bisognoso di assistenza primaria. Perseguire lo scopo di prevenire, di promuovere le attivitŕ sanitarie con competenza e leadership, diversificare l’organi-funzionigramma superando quello attuale basato sul modello centralista-burocratico con il “modello dipartimentale-per aree omogenee” basato sull’intensitŕ di cura. Bisogna cominciare ad ipotizzare una riorganizzazione della rete dell’emergenza, di quella ospedaliera e soprattutto di quella territoriale allo stato arretrata e non rispendente ai bisogni delle persone, attraverso una progettualitŕ integrata con ASL e comparto privato, per sperimentare diverse e nuove modalitŕ per erogare prestazioni e garantire salute e lasciarsi indietro le vecchie logiche di gestione della complessa filiera sanitaria. Sicuramente saremo propositivi e coerenti a sostegno dell’attuale dirigenza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno qualora, in continuitŕ con quanto sta realizzando, il Direttore Generale Vincenzo D’Amato si renda promotore di avviare un nuovo percorso con autorevolezza e ragionevolezza, fermo restando che la nostra organizzazione continuerŕ ad essere dalla parte di tutti i lavoratori che ogni giorno concorrono, nelle difficoltŕ e nei modi possibili, a garantire un servizio dignitoso ai cittadini tutti. Questa č l’unica strada percorribile poiché, in assenza di una riorganizzazione concreta dei servizi e delle attivitŕ, tra poco meno di 20 la sanitŕ pubblica potrebbe scomparire definitivamente.
Nota a firma di: Segretario Provinciale Alfonso Della Porta.
Il Capo Dipartimento Sanitŕ Pietro Antonacchio.
I delegati RSA/RSU CISL FP AOU Salerno
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