La Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno: “Siamo stati tra i primi a sollevare il grave problema”
“L’accoglimento da parte del TAR del ricorso della Regione Campania che sospende il decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico e che lo rimette alla Corte Costituzionale per la questione di legittimitŕ č un’ottima notizia. Da diversi mesi, il Movimento 5 Stelle ha sollevato l’allarme in merito alle potenziali conseguenze negative che il comma 557 della Legge n. 197 del 29 dicembre 2022 e i successivi decreti attuativi avrebbero potuto comportare per il sistema scolastico della Regione Campania. Le nostre preoccupazioni sono state ampiamente condivise dai nostri rappresentanti in Parlamento e in Consiglio Regionale. La decisione del TAR ci rende particolarmente soddisfatti, poiché essa garantisce la tutela delle aree interne e del diritto all’istruzione di numerosi studenti residenti in piccoli Comuni e allo stesso tempo, essa protegge gli operatori scolastici, dirigenti, docenti e personale ATA che avrebbero rischiato di perdere la loro posizione nel caso in cui fossero stati costretti a seguire le linee guida governative nell’organizzazione della rete scolastica. Non si sarebbero perse solo istituzioni scolastiche, dirigenti e direttori dei servizi amministrativi, ma quel decreto avrebbe inciso sulla formazione delle classi elevandone il numero, avrebbe chiuso classi troppo poco numerose delle zone interne, avrebbe ridotto gli organici dei docenti ma soprattutto del personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Grande, quindi, la soddisfazione per essere riusciti ad imporre un primo stop ed obbligare il governo a rivedere le proprie politiche scolastiche”. A dirlo č la Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno Virginia Villani.
“Ovviamente, osserveremo con attenzione l’evolversi della situazione, ma una cosa č certa: se sin dall’inizio Valditara avesse ascoltato il Movimento 5 Stelle o, perlomeno, le numerose voci che si sono levate in questi mesi da parte dei territori e delle comunitŕ scolastiche di tutta Italia, si sarebbe potuto evitare il rischio di affrontare ulteriori criticitŕ a discapito del sistema scolastico pubblico italiano” -conclude Villani-.
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