Nessuna sospensione del servizio telestroke all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Un allarme che non troverebbe riscontro. La ditta che ha fornito le apparecchiature per l’importante sistema integrato per la valutazione e la presa in carico a distanza dei pazienti colpiti da ictus avrebbe garantito che non porterŕ via le attrezzature, sembra rassicurata dai vertici della direzione generale della asl salerno che entro il 31 dicembre procederanno all’espletamento della gara d’appalto. Intoppi e ritardi nelle procedure di gara sarebbero stati dettati dalla procedura europea a chi sottostare visto l’importo notevole pari ad un milione e 200 mila euro. Dalla asl avrebbero garantito che i tempi saranno rispettati e che tutto l’iter verrŕ completato entro fine anno perchč, a rischio altrimenti, ci sarebbe l’intero finanziamento della Regione Campania. Anche se dalla direzione di via Nizza nessuna dichiarazione ufficiale. Il telestroke presentato e partito ad agosto scorso rappresenta un’innovazione fondamentale per migliorare l’assistenza ai pazienti colpiti da ictus e facilitare l’interazione con i responsabili dei Pronto Soccorso. da Nocera Inferiore, il progetto pilota č stato esteso agli ospedali di Battipaglia e Oliveto Citra. A parlare di aborto del progetto č oggi anche il consigliere comunale di Nocera Giovanni d’Alessandro, sulla scia della denuncia del consigliere regionale Tommasetti, “il progetto telestroke agli inizi di agosto era stato presentato dal Sindaco De Maio e dal Presidente della Giunta regionale campana De Luca come servizio innovativo che avrebbe consentito al neurologo la possibilitŕ di fare un consulto da remoto per la gestione degli ictus, valutando il paziente e fornendo indicazioni sulla terapia da somministrare a distanza. Il tutto con un’evidente ottimizzazione delle risorse mediche all’interno dell’intera ASL di Salerno e con notevoli vantaggi per la tutela della salute in un ambito salva-vita. Questo servizio, attivo per appena pochi mesi, ha evitato numerosi trasferimenti, che avrebbero sicuramente contribuito a intasare i giŕ affollati pronto soccorso degli ospedali principali. Trasferimenti che, oltre a essere dispendiosi per l’Azienda, sono anche disagevoli tanto per i pazienti quanto per i loro familiari. Ciň nonostante, e a dispetto delle deludenti prestazioni ospedaliere attestate da AGENAS, con una mortalitŕ piů elevata in ospedali come quello di Nocera Inferiore, questo progetto pilota č naufragato per tutti gli ospedali dell’ASL. E questo č indicativo di una mancanza di adeguata attenzione delle istituzioni competenti per la salute dei nostri concittadini, causando un ulteriore aggravamento delle precarie condizioni della nostra sanitŕ territoriale”.

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