Non c’è più tempo, a questo punto, per individuare le colpe reali dei ritardi accumulati per la piena operatività di Porta Ovest. Una cosa è certa: l’opera, quando è stata pensata e progettata, non è stata contestualizzata nel territorio, rendendo sempre attuali le problematiche che, puntualmente, ora sorgono e non ottengono risposte da nessuno. Ma, queste opere particolarmente importanti per la vivibilità della città, sollevano dubbi e interrogativi che non servono a nulla. Solo per citare un caso emblematico: ma non era opportuno, prima dell’inizio dei lavori, dovendo scavare una montagna, verificare con la massima attenzione, lo stato di tutte – tutte – le infrastrutture (risalenti agli anni sessanta) che coinvolgono un’opera così complessa?
Di certo in tutti questi anni per varie vicissitudini di diverso genere, chi ne ha pagato di più in termini di perdite economiche, sono stati i tanti lavoratori impegnati nella realizzazione dei tunnel: hanno vissuto sulla loro pelle, mesi di cassa integrazione, con una perdita quantizzata del cinquanta per cento nel calcolo del loro stipendio.
E ora, mentre i partiti – di tutti gli schieramenti - mettono in bella mostra nuovi impegni di spesa (grazie all’impalpabile e invisibile Pnrr) per l’ampliamento del porto, non si pone la giusta attenzione – una volta finito il cantiere e consegnata l’opera alla città che la attende da troppo tempo – su come si entrerà alle gallerie, visto che non si conosce la data di avvio dei lavori per le rampe di accesso, fondamentali per renderle veramente fruibili.
Forse c’era e c’è bisogno della dovuta attenzione da parte di tutta la classe politica vista l’importanza dell’opera, per la ricaduta in termini di miglioramento del traffico e per rendere ancora più competitivo il porto di Salerno.
Salerno, 09 Novembre 2023
Il Segretario Generale
Patrizia Spinelli