– Questa mattina il Sindaco Angelo Pasqualino Aliberti si činterfacciato con il Direttore Generale dell’Asl di Salerno, Gennaro Sosto per fare il puntodellasituazione rispetto agli interventi richiesti dal primo cittadino di Scafati relativamente all’ospedale“Mauro Scarlato” in occasione dell’incontro con il manager Asl tenutosi il 31 ottobre nellasededivia Nizza a Salerno. Il 25 ottobre scorso il Sindaco Aliberti aveva firmato un’ordinanzaperintimare all’Azienda sanitaria locale di Salerno e alla Regione Campania l’immediata riapertura,presso il PO di Scafati, del punto di primo intervento nonché la dotazione di ambulanzeconpersonale medico specializzato in emergenza per i casi di maggiore complessitŕ, innumeroadeguato in base alla popolazione. “Dall’interlocuzione con il DG dell’Asl Sosto – ha dichiarato il Sindaco, Angelo PasqualinoAliberti – si conferma che il bando per l’assunzione dei sei medici da assegnare al ‘MauroScarlato’ per l’apertura del pronto soccorso base č stato trasferito in Regione proprio in occasionedellariunione avuta il 31 ottobre scorso. Se lo stesso avviso non č ancora stato pubblicato sul BURCepoi in Gazzetta, se ancora emergono ritardi, le responsabilitŕ questa volta sono da addebitarealPresidente De Luca e ai suoi fedelissimi consiglieri regionali che, a comando, si scaglianocontrola mia persona e contro la cittŕ di Scafati. Prendiamo atto dell’assunzione dei due radiologidestinati al reparto e della prossima pubblicazione del bando di concorso per fisiatra allalucediquanto giŕ previsto per il presidio ospedaliero di Scafati, ovvero l’attivazione di 50 posti lettoperla riabilitazione. Non possiamo, perň, nel contempo, non constatare che, a distanza di unmesedalcolloquio col manager Sosto, a causa dell’ostruzionismo della Regione Campania e del presidenteDe Luca, nulla č cambiato per il nostro “Mauro Scarlato”. Persiste il blocco dei ricoveri oltrei 24posti letto imposto un anno fa a seguito dell’incendio del reparto farmacia. Resta ancorachiusoillaboratorio di analisi cosě come il punto di primo intervento e, cosa grave, nessun potenziamentodel servizio 118 a Scafati č stato assicurato. Tutto questo mentre l’ospedale di NoceraInferiore,incoronato maglia nera dei nosocomi italiani dalla AGENAS, continua a trasferire per carenzadiposti letto decine di pazienti al giorno in altri presidi della Regione. Continuo a pensarechelapolitica regionale stia utilizzando la sanitŕ come arma di battaglia politica frenando le attivitŕdei
tecnici di questa azienda ospedaliera con i quali abbiamo convenuto che l’aperturadell’interopresidio ospedaliero di Scafati non possa prescrindere dalla riattivazione del pronto soccorsobase,con medici addetti all’emergenza o con specialitŕ equipollenti che abbiano alle spalle i serviziessenziali per consentire la gestione di qualsiasi tipo di emergenza: una radiologia, un laboratoriodi analisi (giŕ esistente ma che necessita di alcuni lavori di ristrutturazione), una rianimazione(giŕottimamente funzionante). Resterebbe il problema della sala operatoria i cui lavori sonostatiiniziati e poi sospesi. I presupposti tecnici per riaprire, anche nei primi mesi del prossimoanno, cisono. Tutto sarŕ fattibile se non ci saranno ostacoli e se la battaglia di De Luca contro Scafati avrŕfine, essendo usciti, tra l’altro, dalla fase commissariale. Se questo non dovesse accadere, temochela disperazione e la paura, visti anche gli ultimi accadimenti, potrebbero anche provocarelarivoluzione di una cittŕ di circa cinquantamila abitanti e di un comprensorio ancora piůvastochenon merita di essere trattato indignitosamente, venendo a mancare i servizi sanitari essenziali chepotrebbero garantire la vita nostra, di un nostro parente, di un nostro amico e di chiunquenedovesse aver bisogno. Basta chiacchiere. Basta giocare sulla pelle delle persone. Tutelerňi dirittidegli scafatesi a tutti