Sorprende che in ordine alla pioggia di rilevanti somme, di cui tutti parlano, con varie sigle ed acronimi, non vi sia chi abbia minimamente pensato di effettuare una reale e concreta verifica sulla efficienza, efficacia ed economicità della spesa e dei servizi, oltre che sull’utilità degli investimenti.
La viabilità dell’Agro è letteralmente al collasso.
Quando si viaggiava con la “vettura cilentana”, il tipico asinello, si viaggiava di sicuro più comodi e veloci, di come si viaggia oggi nell’Agro.
Se tiriamo un sunto sulle chiacchiere profuse dai nostri rappresentanti e le cose realizzate, constatiamo che i due elementi sono inversamente proporzionali.
Tante chiacchiere e pochi fatti.
Una gestione ordinaria, per esempio, per i nostri primi cittadini, diviene un evento “straordinario” e, dunque, subito da pubblicizzare.
Si ritorna al peccato originale, al male di tutti i mali “all’esercizio del diritto di voto”, senza che il solito richiamo al “populismo” possa costituire un modo per distogliere l’attenzione.
L’invito è a riflettere “sul salto di specie” e sulla problematica dell’estinzione del genere umano, inevitabile, non a causa di qualche virus, che potrà pure farci visita in un prossimo futuro, ma per la mediocrità che ci circonda, perché ahinoi se sei mediocre, ma hai una buona dialettica e sei rassicurante, diventi l’uomo dell’incanto per gli affamati elettori.
Quante domande senza risposte, bisognerebbe interloquire con un Responsabile, rigorosamente scelto dalla politica in forza del sistema previsto dall’art. 110 del DPR 267/2000, ovvero un professionista di fiducia, senza però chiarire di chi?
Non esiste politica che tenga dinanzi alla promiscua ammucchiata che persegue nel disperato intento di proseguire su di una carretta che ormai non può più andare avanti.
Non vi è un piano traffico coordinato tra i Comuni, anche a seguito dei tanti, forse troppi lavori, che caratterizzano le strade della Salerno Nord.
Non si adottano soluzioni elementari per decongestionare il traffico.
Con compiacimento, però, possiamo apprezzare la segnaletica stradale, a volte assente, altre del tutto non conforme alle norme del codice di circolazione stradale.
Per non parlare, poi, delle aree di parcheggio, spesso delimitate da strisce blu che non rispettano i canoni di legge, strisce che delimitano posti auto più piccoli delle autovetture, o delle strade con corsia di marcia che presentano dimensioni inferiori rispetto a quelle previste dal codice di circolazione stradale, sulle quali quando si incrociano due auto in senso di marcia contrapposto, altamente probabile è il pericolo di collisione.
Per non parlare ancora del mistero nel mistero in merito all’utilizzo dei proventi ricavati dalla sosta a pagamento, qui si potrebbe aprire un lungo dibattito “economico – filosofico”.
I Sindaci si ostinano a non recarsi negli Ospedali per constatare quello che non c’è e non viene garantito: il minimo servizio.
Non si promuove una semplice manifestazione – come le recenti fiaccolate insorte per eventi di cronaca nera – che potrebbe essere indetta dagli stessi Sindaci, per testimoniare che di Sanità, soprattutto di mala Sanità, nel XXI secolo non si deve più morire, tenendo presente che l’unica colpa del malcapitato di turno è quella di essere nato, cresciuto e vissuto in un territorio completamente compromesso dalla politica del Nepotismo, di chi aggrappato al potere gira e rigira per rimanerci saldamente ancorato, quasi tutti i politici nostrani sono figli d’arte, si scambiano, a qualsiasi livello, lo scettro di comando di padre in figlio, poi per distogliere l’attenzione si fanno le guerre simboliche al numero chiuso per i corsi di medicina all’università.
Se riflettiamo per un attimo, questi simpatici, ma pigri, amministratori, sempre presenti ad ogni evento, piccolo o grande che sia, per poter dire “io c’ero”, sono, poi, sfacciatamente fuggitivi dinanzi al vero e costante problema, quello dei minimi servizi essenziali che dovrebbero essere garantiti, ma di cui l’Agro, tutto, è costantemente e graniticamente orfano.
Il dato inequivocabile è che il principale disastro del XXI secolo è la mediocrità, perché essere governati da mediocri è la peggiore sciagura della nostra terra.