Con il campetto di via Ligea chiuso si aggiunge un altro tassello al flop dell’amministrazione salernitana sugli impianti sportivi”. Il consigliere regionale della Campania della Lega, Aurelio Tommasetti, tuona contro il Comune di Salerno che ha reso inaccessibile la struttura, punto di riferimento per tanti giovani del posto.

 

Il motivo della chiusura è ufficialmente legato alla recinzione precaria. Mi chiedo però perché si debba sempre arrivare a una soluzione estrema anziché puntare sulla manutenzione come avviene in una città che si rispetti. Da quello che leggiamo ci si era limitati al minimo indispensabile, una messa in sicurezza della rete che non poteva bastare come segnalato a più riprese dai residenti”.

 

Ora invece, sottolinea Tommasetti, ci si trova di fronte al fatto compiuto: “A farne le spese sono i ragazzi che si ritrovano con il campetto transennato e saranno costretti a spostarsi altrove persino per tirare due calci a un pallone. Sapendo che si trattava dell’unica struttura fruibile liberamente, finendo per danneggiare ulteriormente i ragazzi e le famiglie con maggiori difficoltà economiche. Tutto ciò si sarebbe potuto evitare senza interventi straordinari ma con un’attenzione costante che questa amministrazione non ha mai dimostrato”.

 

Inevitabile il parallelo con il caso della piscina Vitale: “Solo qualche giorno fa commentavamo lo spostamento di un incontro della massima serie di pallanuoto per un guasto alle caldaie della piscina. La chiusura del campo di via Ligea ci dimostra che i problemi non riguardano solo i livelli più alti ma sono ovunque. Lo sport in realtà neanche esiste nel vocabolario di questa amministrazione, tranne che in periodo elettorale. Il risultato è che i nostri giovani, per praticarlo, devono scappare da Salerno”.

 

Con il campetto di via Ligea chiuso si aggiunge un altro tassello al flop dell’amministrazione salernitana sugli impianti sportivi”. Il consigliere regionale della Campania della Lega, Aurelio Tommasetti, tuona contro il Comune di Salerno che ha reso inaccessibile la struttura, punto di riferimento per tanti giovani del posto.

 

Il motivo della chiusura è ufficialmente legato alla recinzione precaria. Mi chiedo però perché si debba sempre arrivare a una soluzione estrema anziché puntare sulla manutenzione come avviene in una città che si rispetti. Da quello che leggiamo ci si era limitati al minimo indispensabile, una messa in sicurezza della rete che non poteva bastare come segnalato a più riprese dai residenti”.

 

Ora invece, sottolinea Tommasetti, ci si trova di fronte al fatto compiuto: “A farne le spese sono i ragazzi che si ritrovano con il campetto transennato e saranno costretti a spostarsi altrove persino per tirare due calci a un pallone. Sapendo che si trattava dell’unica struttura fruibile liberamente, finendo per danneggiare ulteriormente i ragazzi e le famiglie con maggiori difficoltà economiche. Tutto ciò si sarebbe potuto evitare senza interventi straordinari ma con un’attenzione costante che questa amministrazione non ha mai dimostrato”.

 

Inevitabile il parallelo con il caso della piscina Vitale: “Solo qualche giorno fa commentavamo lo spostamento di un incontro della massima serie di pallanuoto per un guasto alle caldaie della piscina. La chiusura del campo di via Ligea ci dimostra che i problemi non riguardano solo i livelli più alti ma sono ovunque. Lo sport in realtà neanche esiste nel vocabolario di questa amministrazione, tranne che in periodo elettorale. Il risultato è che i nostri giovani, per praticarlo, devono scappare da Salerno”.

 

Con il campetto di via Ligea chiuso si aggiunge un altro tassello al flop dell’amministrazione salernitana sugli impianti sportivi”. Il consigliere regionale della Campania della Lega, Aurelio Tommasetti, tuona contro il Comune di Salerno che ha reso inaccessibile la struttura, punto di riferimento per tanti giovani del posto.

 

Il motivo della chiusura è ufficialmente legato alla recinzione precaria. Mi chiedo però perché si debba sempre arrivare a una soluzione estrema anziché puntare sulla manutenzione come avviene in una città che si rispetti. Da quello che leggiamo ci si era limitati al minimo indispensabile, una messa in sicurezza della rete che non poteva bastare come segnalato a più riprese dai residenti”.

 

Ora invece, sottolinea Tommasetti, ci si trova di fronte al fatto compiuto: “A farne le spese sono i ragazzi che si ritrovano con il campetto transennato e saranno costretti a spostarsi altrove persino per tirare due calci a un pallone. Sapendo che si trattava dell’unica struttura fruibile liberamente, finendo per danneggiare ulteriormente i ragazzi e le famiglie con maggiori difficoltà economiche. Tutto ciò si sarebbe potuto evitare senza interventi straordinari ma con un’attenzione costante che questa amministrazione non ha mai dimostrato”.

 

Inevitabile il parallelo con il caso della piscina Vitale: “Solo qualche giorno fa commentavamo lo spostamento di un incontro della massima serie di pallanuoto per un guasto alle caldaie della piscina. La chiusura del campo di via Ligea ci dimostra che i problemi non riguardano solo i livelli più alti ma sono ovunque. Lo sport in realtà neanche esiste nel vocabolario di questa amministrazione, tranne che in periodo elettorale. Il risultato è che i nostri giovani, per praticarlo, devono scappare da Salerno”.

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