Si organizzino i sindaci per una marcia su NAPOLI . L’appello quasi disperato del primo cittadino di scafati č rivolto ai colleghi amminsitratori locali della provincia di slaerno e dell’agro nocerino sarnese affinchč si pensi alla costituzione di un comitato per programmare-dice –una grande manifestazione a Salerno cittŕ o meglio ancora a Palazzo santa Lucia,sede della presidenza della regione Campania. L’epilogo della vicenda che ha visto ancora una volta protagonista il sindaco pasquale Aliberti che alza il tiro contro “la gestione della sanitŕ nella nostra regione che avrebbe il dovere di dimettersi rispetto alla gestione dell’emergenza” dice. lo spunto un incidente stradale per il quale il primo cittadino scafatese ha lamentato ritardi nell’arrivo dei soccorsi e la assenza di un medico a bordo delle ambulanze del 118. Con tanto di videodenuncia Aliberti alza il tiro contro gli operatori sanitari per colpire la politica regionale in materia sanitaria e dell’emergenza sanitaria. Due incidenti stradali in circa due ore e tre ambulanze chiamate- racconta il sindaco : la prima arrivata dopo 31 minuti, la seconda dopo 41 e la terza dopo 20 minuti. Tutte senza medico a bordo. La mia reazione di rabbia non era assolutamente riferita al personale sanitario, replica cosi al medico del 118 che nel pomeriggio di ieri ha voluto difendere i colleghi solidarizzando con gli operatori sanitari intervenuti nella circostanza per soccorrere delle persone coinvolte in un incidente stradale, in particolare all’infermiera, fatte bersaglio di un’aggressione verbale da alcune persone presenti come si evince dai tanti video pubblicati. Tali situazioni creano un precedente nella popolazione che potrebbe sentirsi giustificata in azioni di violenza contro noi operatori-precisa il medico dell’emergenza . Vorrei chiarire a tutti i cittadini come č organizzato il soccorso del 118. Magari capendo meglio come č articolato il sistema in futuro potrebbero essere evitati eventi di aggressione di qualsiasi tipo contro di noi. Su una base di pochissimi medici rimasti nel sistema d’emergenza 118 sono state dislocate sul territorio del distretto sanitario 61 tre ambulanze NON MEDICALIZZATE come la normativa sanitaria prevede. A bordo ci sono un autista soccorritore e un’infermiera o infermiere esperti in emergenza. E’ anche presente un automedica con a bordo un infermiere e un medico del 118 . Quando si compone il numero 118 risponde un infermiere esperto di triage della centrale operativa di Salerno che a seguito di alcune brevi domande assegna un codice di gravitŕ alla richiesta di soccorso. Solo in caso di codice rosso (evento molto grave) viene attivata l’auto medica e contemporaneamente l’ambulanza piů vicina. Questo č fatto per ottimizzare l’uso del medico prevalentemente su casi gravi per atti medici avanzati salvavita.
Nei due incidenti di ieri (era giusto che non intervenisse il medico. Medico che potrebbe aiutare , nello stesso tempo, un concittadino colpito da un infarto , una convulsione in un neonato o da un arresto cardiaco invece che essere bloccato su situazioni non gravi. A tutte quelle persone che hanno gradito l’aggressione chiedo: come ritenete sia piů giusto che sia utilizzato il medico? Questi esempi ci espongono ad aggressioni e sapremo tutti il perché. Conclude nella sua nota a difesa della categoria. “La mia protesta,- replica il sindaco Aliberti č stata dettata dalla disperazione di un territorio che reclama ogni giorno il diritto alla salute che gli spetta. Č una rabbia dettata dalla paura di non avere un pronto soccorso a cui affidare un figlio, un parente, un amico, noi stessi in caso di emergenza. Bastano sei medici, ci raccontava il direttore sanitario, firmando davanti ai nostri occhi il bando di concorso. Ci abbiamo sperato, ho invitato personalmente i medici a partecipare, poi perň leggo di altri concorsi che in contemporanea vengono pubblicati dall’Asl Sa per la ricerca di altri medici in presědi come Nocera e Pagani…un dubbio mi assale: non vorrei che fosse una manovra per distrarre il personale sanitario e in particolare i medici dell’emergenza, dall’idea di scegliere Scafati. Un ospedale dove tra l’altro mancano reparti fondamentali per una riapertura come il laboratorio di analisi e la sala operatoria, dove i lavori erano cominciati e non sono mai stati terminati. Per non parlare della sanitŕ territoriale e della mobilitŕ passiva, delle persone che sono costrette ad andare altrove per curarsi. In Campania, č ora che la gestione della Sanitŕ prenda un altro indirizzo. Chiama cosi a raccolta tutti i sindaci Questa battaglia non puň essere limitata al territorio di Scafati perché la questione sanitaria č regionale. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti.

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