SEQUESTRATE, A SCAFATI, DUE DISCARCHE ABUSIVE A CIELO APERTO. In un’area di oltre 4mila metri quadri sono state individuate e poste sotto sequestro dalla guardia di finanza del Comando Provinciale di salerno nell’ambito di controlli volti a tutelare l’ambiente. Con l’ausilio di droni e fonti aperte come Google Maps e Google Earth, le Fiamme Gialle della Compagnia di Scafati, agli ordini del comandante Gabriele Borbone, coadiuvate dal personale ARPAC e dalla Polizia Locale di Scafati, hanno individuato la vasta area adibita a discariche, tra l’altro, anche di veicoli sottoposti a vincolo giudiziale e destinati alla demolizione. L’area oggetto di sequestro č quella sottostante il cavalcavia della ss268 a scafati originariamente adibite a deposito giudiziale in uso ad una societŕ operante nel soccorso stradale, trasformate illecitamente in discariche a cielo aperto, entrambe riconducibili ad un’unica persona, deferito alla Procura della Repubblica di Nocera inf. diretta dal Procuratore Antonio Centore, per i reati di illecita gestione dei veicoli fuori uso e dei rifiuti costituiti dei relativi componenti, invasione di terreni pubblici e privati, abbandono di rifiuti e attivitŕ di gestione di rifiuti non autorizzata, tenuto conto del rischio di grave inquinamento ambientale e dell’ingente quantitŕ di rifiuti rinvenuti a contatto diretto con il terreno, non impermeabilizzato, quali appunto carcasse di autovetture, pneumatici, motori di condizionatori, materiale di risulta edile, ed altro, per un totale di circa 600 tonnellate. Il materiale sottoposto a vincolo cautelare č stato debitamente assicurato, al fine di limitare la contaminazione dei siti, ristabilire il decoro e garantire l’incolumitŕ della cittadinanza. Ma e’ guerra aperta ai reati di inquinamento ambientale nell’agro nocerino sarnese L’operazione della guardia di finanza segue anche alla campagna non č l’unica. Anche i militari del nucleo forestale sono impegnati nella campagna cosiddetta “RINASCITA SARNO” finalizzata alla tutale del territorio con controlli mirati che avrebbero giŕ dato risultati importanti soprattutto sul fronte dell’inquinamento della falda acquifera e dei corsi d’acqua, attraverso sversamenti abusivi direttamente nella pubblica fognatura senza alcun tipo di trattamento di depurazione.