Nel giorno in cui si presenta la nuova Pandina a Pomigliano d’Arco, con l’auspicio che si allontanino un volta per tutti i continui allarmi di chiusure e ridimensionamenti, è importante che non si abbassi l’attenzione sul dramma delle morti sul lavoro e che non si cancelli con un colpo di spugna quanto accaduto una settimana fa in un altro stabilimento campano del gruppo Stellantis, quello di Pratola Serra, dove ha perso la vita Domenico Fatigati. In seguito a questa assurda tragedia, la Regione Campania ha attivato la procedura per la costituzione di parte civile nel processo, su input dell’assessore Marchiello, che ringrazio per la condivisione di questo percorso”. Ad annunciarlo è il consigliere regionale del Pd, Massimiliano Manfredi, che è stato l’estensore della modifica alla legge regionale n.11 del 9 agosto 2013, in materia di sicurezza sul lavoro.
Questo intervento legislativo introduce infatti la possibilità per la Regione Campania di provvedere alla costituzione di parte civile e all’azione di regresso nei procedimenti penali relativi a fatti commessi nel territorio campano in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, destinando le somme percepite a titolo di risarcimento al finanziamento di azioni volte al contrasto degli infortuni e delle morti sul lavoro.
In attesa che la Procura di Avellino accerti al più presto la corretta dinamica dei fatti, la fondatezza delle responsabilità penali e assuma eventualmente tutte le determinazioni relative all’esercizio dell’azione penale, l’Avvocatura regionale assumerà, già nella fase delle indagini preliminari, tutti gli atti opportuni per consentire all’ente di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale.
“Nei primi due mesi del 2024, in Italia sono morte 148 persone sul luogo di lavoro – evidenzia Manfredi – che diventano 199 se consideriamo coloro che hanno perso la vita nel tragitto da casa al posto di lavoro. Sono morte sette persone solo nell’ultima settimana, di cui due erano campani. Sono numeri che continuano a essere drammatici e indegni di un Paese civile. Come gruppo Pd in Consiglio regionale e come Regione abbiamo lavorato con le organizzazioni sindacali sulla modifica della legge regionale e sulla creazione di un fondo di 300mila euro per il triennio 2023-2025, da utilizzare per il sostegno dei familiari delle vittime di ‘morti bianche’, attraverso percorsi socioeducativi, di istruzione e di formazione. Ora serve un nuovo patto tra istituzioni, politica, mondo delle imprese e parti sociali sul tema della prevenzione, perché noi vinceremo la battaglia solo quando queste morti e questi incidenti non ci saranno più”.