Scafati avrà il suo ospedale. Pagani vedrà rafforzato il polo oncologico con la radioterapia , si potenzierà la telemedicina. Sono alcuni degli aspetti previsti dal nuovo atto aziendale dell’asl salerno presentato questa mattina ai 158 sindaci della provincia di salerno ed illustrato ieri alle organizzazioni sindacali. L’importante strategico documento predisposto dalla direzione generale della asl salernitana dovrà passare il vaglio della regione e dovrà essere in conformità con il piano sanitario nazionale. Molte le novità che dovrebbero apportare notevoli miglioramenti alla sanità provinciale ed in particolare dell’agro nocerino sarnese. A Scafati si prevede il ritorno di un ospedale a tutti gli effetti con 150 posti letto suddivisi tra diverse branche ospedalieri ed un pronto soccorso di tutto rispetto . buone notizie anche per il polo oncologico di pagani dove è prevista l’unita operativa complessa di radioterapia all’Andrea tortora di Pagani. a caratterizzare l’assistenza sanitaria territoriale nel nuovo atto aziendale sarà la telemedicina con il rafforzamento della rete del telestroke che dovrebbe migliorare gli standard di assistenza anche a distanza . il piano della direzione generale di via Nizza è stato condiviso dalle organizzazioni sindacali di categoria dopo essere stato presentato al collegio di direzione aziendale.” è netto il tentativo, attraverso l’atto di programmazione aziendale, di riorganizzare tutta la filiera sanitaria salernitana, pianificazione che si rende necessaria attesa la complessità ed eterogeneità del territorio-ha avuto modo di dire il Segretario Provinciale Cisl funzione Pubblica Alfonso Della Porta. Appare evidente che i cambiamenti ipotizzati- ribadisce l’esponente cisl- partono dall’esistente per proiettarsi nel futuro e pertanto dall’atto si evincono le potenzialità da poter da subito realizzare attraverso una razionalizzazione delle attività e delle risorse esistenti in uno ad un prospetto di riorganizzazione dei servizi per cui si potrà procedere solo ed esclusivamente attraverso il reclutamento delle unità di personale indispensabili per garantire attività qualitativamente e quantitativamente a garanzia dei livelli essenziali di assistenza.
Siamo certi che come organizzazione sindacale saremo attenti e vigili affinché nel breve periodo si possa procedere a realizzabile tutto quanto sarà possibile anche alla luce del fatto che nelle previsioni finalmente si è sottolineata la necessità di valorizzare il personale del comparto attraverso la definizione di una struttura dirigenziale prevista per la dirigenza delle professioni sanitarie che includa tutte le macroaree relative ai professionisti dell’area delle professioni sanitarie, tecniche , riabilitative e dell’assistenza sociale, traguardo CHE a distanza di oltre 20 anni non si è mai realizzato ma su cui abbiamo avute rassicurazioni, sostenute anche da atti.
la ASL di Salerno assiste circa 1.100.000 abitanti con una prevalenza del 13% di cittadini tra 0/14 anni, 65% tra i 15/64 anni e il 22% tra i 65 ed altre con 13 disterri sanitari e 12 presidi ospedalieri cui andranno ad essere previsti 13 case di comunità, 11 ospedali di comunità, 13 centrali operative territoriali e 3 hospice di cui 1 programmato. Ha assicurato che nel prossimo ed imminente futuro per la realizzazione di tali strutture saranno previste dalla regione risorse aggiuntive per popolare tali servizi. Ha comunicato che negli 8 mesi la ASL ha provveduto a 1321 assunzioni e 546 stabilizzazioni di cui 709 per il personale del comparto, 304 per personale medico e veterinario oltre che per i dirigenti della area professionale, tecnica e amministrativa nonché per personale sanitario dirigenziale non medico, sottolineando la volontà di cercare di adeguare le dotazioni organiche al fabbisogno assistenziale. Ha evidenziato che le scelte strategiche, oltre a definire funzioni e strutture ospedaliere, hanno inteso creare e strutturare una rete dei servizi territoriali con la funzione rilevante di creare setting assistenziali lineari a partire dai medici specialisti e di base per creare una filiera trasversale che accompagni gli utenti verso i DEA di primo e secondo livello e atre strutture sanitarie in maniera trasversale per gestire il paziente dall’inizio e durante le prestazioni con un percorso che lo accompagni verso l’assistenza specifica, più importante e adeguato. Insomma un atto finalizzato alla organizzazione del cambiamento.