Santocchio denuncia un recente affidamento diretto di 50mila euro a una ditta del napoletano per il semplice taglio dell’erba delle aiuole cittadine. “Attenzione, non parliamo di verde pubblico, ma di taglio dell’erba. Sembrerà la stessa cosa, ma non lo è”, precisa Santocchio. “Il vero problema risiede nel frazionamento degli affidamenti, un vecchio “vizietto” che genera solo debiti, quando esistono soluzioni più economiche e efficienti”.
Santocchio evidenzia inoltre che l’Acse ha un bisogno urgente di personale dedicato ai servizi, mentre l’attuale amministrazione ha preferito creare un inutile Consiglio di Amministrazione, caratterizzato da nepotismo e conflitti di interesse, aumentando i costi con consulenze e affidamenti esterni. Costi che ricadono interamente sui cittadini, già gravati dall’altissima Tari.
“Diciamo no alla politica familistica e dello spreco, che nel 2017 ci ha già portati sull’orlo del fallimento. Non possiamo ridurci a fare ‘selfie sulla monnezza’. È necessario un cambiamento urgente per evitare il dissesto”, conclude Santocchio.