Durante l’udienza preliminare nei confronti del collezionista Marcello Santelia, il giudice ha ordinato una perizia che stabilisca l’autenticità delle 36 opere sequestrate nel Gennaio 2018. Il sequestro è avvenuto a Nocera Inferiore da parte del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Salerno. Le accuse mosse dal pubblico ministero Santina Lionetti sono detenzione di opere contraffatte e ricezione perchè tramite una consulenza, effettuata dall’accusa, le opere sono state definite dei falsi. Ma durante l’udienza preliminare i difensori, Giuseppe Spagnuolo e Salvatore Novera, del collezionista salernitano hanno presentato una consulenza che risulta in conflitto rispetto a quella presentata dalla controparte. Vista la contrapposizione delle perizie presentate dall’accusa e dalla difesa il gup di Roma durante l’udienza ha preso la decisione di nominare un consulente super partes. Le indagini sono partite alla fine del 2017, quando è stata ricettata la vendita di un’opera contraffatta del pittore Pablo Picasso a Dubai.  Il collezionista nocerino per esportare il quadro che voleva vendere ha interpellato il Ministero della Cultura, che ha coinvolto la Fondazione Picasso. Proprio quest’ultima è stata decisiva perchè ha interrotto la trattativa definendo il quadro un’imitazione tramite la firma non autenticaIl possessore 77enne, dei quadri Marcello Santelia ha dichiarato sin dall’inizio che lui i quadri l’ha sempre posseduti perchè ereditati dal padre.

Fonte: Ansa.it

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