Nonostante le criticità relative alla grave carenza di personale, tale da mettere in ginocchio la sanità provinciale che ha costretto la CISL FP di Salerno a proclamare lo stato di agitazione del personale con richiesta di raffreddamento del conflitto dinanzi al Prefetto, la Direzione Sanitaria dell’ASL Salerno di via Nizza con la compiacenza di alcuni direttori sanitari di macro centro sottrae personale del comparto alle strutture per destinarli, seppur non formati secondo le fonti normative ovvero senza il corso di formazione obbligatorio, alla missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’attivazione delle Centrali Operative Territoriali – dichiara il Segretario Provinciale CISL FP Salerno Alfonso Della Porta -. Siamo all’approssimazione elevata a sistema di governo della complessa filiera della sanità territoriale che, allo stato attuale, sta interessando più servizi ovvero il Distretto 67 di Mercato San Severino, Distretto 66 di Salerno e Distretto 65 di Battipaglia. Le C.O.T. (Centrale Operativa Territoriali) sono un modello organizzativo territoriale che ha come obiettivo quello di assicurare continuità, accessibilità e integrazione della cura e dell’assistenza. La Centrale Operativa Territoriale dovrebbe garantire e coordinare la presa in carico, da parte dell’Azienda sanitaria, dei pazienti “fragili”, intercettando i bisogni di cure e/o di assistenza, assicurando la continuità tra Ospedale e Territorio. Le professionalità di norma coinvolte nelle funzioni sono: infermieri e altre professioni sanitarie, assistenti sociali, amministrativi, medici di distretto sanitario e medici curanti. Invece all’ASL Salerno le stanno costituendo solo con infermieri con trasferimenti coatti, non formati e senza il supporto dei medici di altri professionisti. Difatti, con una disposizione, la Direzione Medica di Presidio del Distretto di Mercato San Severino, di Salerno e di Battipaglia, hanno emanato ordini di servizio al personale impegnato su altri servizi senza il loro consenso ovvero senza una manifestazione di interesse né tanto meno un criterio valido non ottemperando alle linee guida regionali sulla materia – incalza il Segretario Provinciale Alfonso Della Porta -. Eppure durante l’incontro con la parte pubblica avevamo dichiarato espressamente che essendo la materia istituto deputato al confronto e al fine di non invalidare il processo le modalità impartite dalla Regione Campania dovevano essere approfondite poiché il personale dipendente doveva effettuare un corso di formazione per espletare funzioni all’interno del servizio dedicato poiché, per la CISL FP il personale dipendente non poteva essere ingannato dato che vige l’obbligo prima effettuare tale adempimento a tutela dei pazienti e dei lavoratori e poi ipotizzare di poter far cambiare all’operatore l’attività professionale. Non a caso per tali funzioni occorrerebbe addirittura un master universitario. Esprimiamo piena solidarietà ai colleghi che sono stati trasferiti di punto in bianco e rappresentiamo che non li lasceremo soli. Lotteremo sino alla fine perché sappiamo che è un grave errore e se occorre arriveremo allo sciopero generale viste anche le altre problematiche inerenti la grave carenza di personale. A questo punto possiamo solo ipotizzare che al vertice della direzione sanitaria di via Nizza e al direttore della macro centri non importi dell’utenza poiché è solo una questione di facciata, tutto il resto è conversazione. Non ci resta che augurare una buona sorte ai tanti cittadini che avranno bisogno di quel servizio poiché se funzionerà non vi sarà personale formato e rappresentiamo ai responsabili di questa organizzazione dei servizi che approfondiremo la vicenda dinanzi agli organi preposti se non si annullano immediatamente queste disposizione e ci convochino per un confronto immediato, conclude così il segretario provinciale Alfonso Della Porta-.

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