Una persona riversa a terra, colta da malore. La prontezza di un cittadino di passaggio, poi l’intervento anche di un agente di polizia locale che con un massaggio cardiaco ha scongiurato il peggio. E’ una scena vissuta a Nocera Inferiore. Una scena che ci racconta dell’esistenza del senso civico e che ha portato al salvataggio di un uomo che si è sentito male mentre era in strada. Il tutto è accaduto in via Pucci. Un cittadino di passaggio, Bartolomeo Palermo Esposito, ha notato una persona di origini marocchine riversa a terra, colta da malore. L’uomo non respirava, da qui le manovre di primo soccorso che la persona intervenuta conosceva per le sue esperienze lavorative e sportive.  Riprende conoscenza, nel frattempo transita in zona un’auto della polizia locale, il soccorritore la ferma per un ulteriore aiuto. Proprio in quel momento il malcapitato viene colto dell’ennesimo malore. Il luogotenente Raffaele Fortino, inizia immediatamente un massaggio cardiaco facendo rinvenire l’uomo. Tutti tirano un sospiro di sollievo. L’uomo è stato successivamente portato in ospedale in ambulanza, all’Umberto I, per le cure del caso. Il cittadino intervenuto ha inviato una missiva al sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio ed al comando di polizia locale per raccontare l’accaduto. “Vorrei congratularmi con quel papà, angelo e vigile urbano”, ha scritto. Ed anche il primo cittadino ha parlato di una “bella pagina” congratulandosi con l’uomo intervenuto per un primo soccorso e con l’agente di polizia locale. “Va dato un riconoscimento a chi con prontezza ha saputo intervenire andando in soccorso di un uomo in difficoltà”, ha detto De Maio. “Sono contento di avere uomini validi, il mio plauso a Fortino”, così il comandante della polizia locale Andrea D’Elia. Tra l’altro Raffaele Fortino già in passato si era fatto notare quando con coraggio insieme ad un finanziere, entrambi in borghese, bloccarono un rapinatore. Era il 2016. Ora un nuovo intervento valido di riconoscimento. Ed è per questo che si pensa ad un encomio. “Ho ancora negli occhi quelle scene e mi sembra ancora di sentire le grida”, ci ha detto Fortino. Ci ha anche raccontato che da questa esperienza potrebbe nascere un’amicizia con l’altro soccorritore.

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