Comunicato stampa delle sezioni cittadine del Partito Democratico, Sinistra Italiana, Per – Per le persone e la comunità, e dei Consiglieri comunali della coalizione #oraesempreScafati Michele Grimaldi e Francesco Velardo.

Il centro polivalente di San Pietro era e speriamo possa continuare ad essere una delle esperienze sociali e culturali più significative della nostra città.

Uno spazio libero di aggregazione, prossimità e solidarietà, che si è distinto in questi anni per tante iniziative importanti, anche rivolte al quartiere.
Proprio per questo l’ingerenza della cattiva politica e del Sindaco – cose che spesso coincidono – nelle elezioni del comitato di gestione non solo prevaricano le prerogative che norme e regolamenti assegnano all’Amministrazione, ma sono anche la spia preoccupante dell’assenza di equilibrio e buon senso del primo cittadino e delle sua maggioranza. Che accecati dall’ossessione del potere, della gestione e del controllo, non accettano nulla e nessuno che non sia da loro considerato e accettato come fedele esecutore degli ordini e supporter elettorale.
Prima, ad elezioni già convocate, con un colpo di mano, in Consiglio comunale hanno cambiato il regolamento in corso, pratica contraria ad ogni principio democratico.
Poi hanno sostenuto un anomalo incremento delle iscrizioni pre-voto.
Poi ancora hanno prodotto una indebita e grave ingerenza durante le operazioni di voto, con una presenza asfissiante ed invadente, e con la quanto meno inopportuna candidatura del padre dell’assessore alle politiche sociali nonché vice sindaco.
Poi, ancora, hanno costruito un surreale teatrino volto a sovvertire il risultato elettorale, giungendo alla fantasiosa nomina di una struttura commissariale con a capo il candidato a presidente “gradito”, formula questa non prevista dal regolamento e inventata di sana pianta dal Sindaco, come se le strutture pubbliche fossero una sua proprietà privata.
E continuano in queste ora pressioni di ogni sorta sui “non allineati”.
Si rispetti il Centro, si rispetti la democrazia.
L’attuale gestione guidi la struttura fino alla nuove elezioni da tenersi a settembre.
E se proprio si sceglie di commissariare, sia nominato un funzionario dell’Ente, così come previsto dal regolamento, e non un cittadino non legittimato da nessuna procedura.
Non se ne può più di questa continua ingerenza e prevaricazione del potere verso tutti gli aspetti della vita sociale e associativa della città, con questa continua divisione dei cittadini tra graditi e non graditi al primo cittadino.
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