Si riapre il dibattito sulla zona contesa tra Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino. Il Consiglio regionale della Campania ha approvato ieri due importanti emendamenti, depositati dal Consigliere regionale Franco Picarone, che modificano la Legge 25/1975 e la Legge 54/1974. Modifiche che gettano le basi per un percorso che, nella vicenda della Zona contestata tra i due comuni dell’Agro, potrebbe dare modo ai cittadini dell’area interessata di avere l’ultima parola attraverso un referendum. L’emendamento più importante è quello alla Legge 25, che modifica l’individuazione degli elettori che avranno la possibilità di partecipare al referendum per la modifica delle circoscrizioni territoriali dei comuni. In precedenza, avrebbero avuto diritto a partecipare tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali dei comuni interessati, ma ciò avrebbe provocato uno squilibrio evidente nel caso di Sant’Egidio e Pagani. La modifica, ispirandosi all’articolo 133 della Costituzione, stabilisce invece che al referendum partecipino solo le popolazioni interessate, individuate caso per caso con una delibera del Consiglio regionale. Quindi nel caso di specie solo i cittadini della zona contesa. In tempi brevi ed in virtù di ciò, l’Amministrazione comunale di Sant’Egidio del Monte Albino solleciterà il deposito di una proposta di legge per la modificazione delle circoscrizioni territoriali, per avviare, ai sensi del modificato articolo 8 della Legge regionale 54/74, l’iter che dovrà portare al referendum consultivo. Nel caso di proposta di legge ad iniziativa dei Consiglieri regionali o di altri soggetti legittimati all’iniziativa, i pareri saranno richiesti dalla Commissione consiliare competente. Successivamente il Consiglio regionale potrà indire, dopo aver ascoltato anche il parere dei due comuni, che non sarà vincolante, l’indizione del referendum consultivo.
“Trovo tutta la vicenda una enorme forzatura” ha commentato il sindaco di Pagani Lello De Prisco alla nostra emittente. Si tratta solo di altro fumo negli occhi. Al momento debito valuteremo una eventuale opposizione a questa legge che deve ancora essere pubblica e che sarà quasi certamente al centro del dibattito di un nuovo consiglio regionale. Posso assicurare che, in questo momento, questo tipo di operazione non rallenta ciò che stiamo mettendo in campo come amministrazione per dirimere questione ataviche di concessioni di imprenditori che, ad oggi, si rivolgono al comune di pagani per risolvere le proprie posizioni. Tutto questo percorso alla fine non porterà da nessuna parte” ha chiosato il primo cittadino di Pagani.